di don Silvio Longobardi

Quando ho iniziato il mio ministero con gli sposi ho trovato nella Familiaris consortio la cornice ideale e tutte le luci necessarie per impostare una pastorale familiare che fa della famiglia un soggetto ecclesiale. Oggi qualcuno vorrebbe mettere in soffitta questo documento ma la verità è che la legge della continuità, che ispira la vita ecclesiale impone di tenere insieme i diversi passaggi del magistero.

di Giovanna Pauciulo

Cosa è rimasto della Familiaris consortio dopo quarant’anni? Quali sono le prospettive future per la famiglia? Ne abbiamo parlato con Padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della CEI.

di Mariagiovanna Beretta e Pierluigi Lenti

Per comprendere bene la Familiaris consortio non possiamo non dare uno sguardo alla cornice storica da cui questa enciclica è nata. Proponiamo dunque un itinerario che attraversa tre livelli, diversi ma comunicanti tra loro: il contesto biografico del suo Autore, il contesto ecclesiale dopo il Concilio Vaticano II e dopo l’enciclica Humanae Vitae, ed il contesto globale (umano e soprannaturale) negli anni precedenti la pubblicazione del documento.

di don Loris Sbarra

Sono trascorsi quarant’anni dalla pubblicazione della Familiaris consortio. Molte delle paure di papa Woytjla si sono avverate. Come possiamo uscire da questa strada che sembra essere senza ritorno?

di Nicoletta Musso e Davide Oreglia

Questo prezioso documento mette in luce come l’essenza dell’uomo, il suo essere figlio di Dio, è dato dalla sua struttura trinitaria, cioè relazionale. Noi siamo relazione e questa è la scommessa che ci fa essere pienamente umani cioè pienamente divini. Noi due siamo partiti da qui per annunciare al mondo la bellezza del matrimonio e della famiglia.

di Giovanna Abbagnara

Una lettura attenta di Amoris laetitia conferma l’intenzione di Francesco di porsi in continuità con quanto la Chiesa aveva chiamato a testimoniare dal 1981 in poi. Non a caso è proprio la Familiaris consortio il documento più citato (23 volte) nell’Amoris laetitia.