Punto Famiglia Caravaggio “Il riposo durante la fuga in Egitto” Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 25 Marzo 2013 Nessun commento su Caravaggio “Il riposo durante la fuga in Egitto” di Francesca Desiderio Il “Riposo durante la fuga in Egitto” è uno dei capolavori della produzione giovanile di Caravaggio. Una scena intima e quotidiana, che riesce ad unire realtà e trascendenza. Una Madonna stanca e addormentata ma che abbraccia amorevolmente il Figlio, un San Giuseppe umile ed incantato, un angelo messaggero divino … Al centro del quadro, l’angelo. Ritratto di spalle ma già bellissimo. L’angelo suona il violino, suona in onore della Vergine il Cantico dei Cantici suggeritogli dallo spartito sorretto dall’anziano San Giuseppe seduto su un fagotto. Quest’ultimo mostra un volto stupito ed estasiato, l’attitudine bambinesca dei piedi appoggiati uno sull’altro che trova il suo correlativo nell’innocente ingenuità di cui è pervaso lo sguardo del mulo alle sue spalle (simbolo d’ubbidienza), anch’esso fisso nella contemplazione dell’inviato divino. La parte sinistra della composizione, dominata da toni autunnali che sembrano alludere all’età avanzata di Giuseppe, è totalmente ingombra. Colpisce la quotidianità dei dettagli: il sacco su cui siede il vecchio e il fiasco chiuso da un biglietto accartocciato nell’imboccatura. Un “messaggio nella bottiglia” rivelatore di quale segreto, forse della strada per la salvezza dell’umanità, simboleggiata dalla stessa dipartita della Sacra Famiglia verso l’Egitto per sfuggire alla ferocia del re Erode. Lo straordinario naturalismo del Caravaggio, capace di raccontare un evento sacro con la stessa immediatezza con cui si darebbe conto di un avvenimento quotidiano, tocca nel Riposo vertici elevatissimi, quali le figure di Maria e del Bambino dormienti nella parte destra della composizione. La Vergine, vestita di rosso, solo una coperta sulle ginocchia, siede in terra col Figlio tra le braccia, abbandonata nel riposo come qualsiasi madre stremata dalla fatica di un viaggio. Maria come una donna qualunque, pur giovane e bellissima, che dorme stringendo a sé il suo bambino: se non fosse per l’angelo, potrebbe davvero trattarsi di una famiglia di poveri fuggiaschi. Non si era mai vista prima una Madonna addormentata e così vicina alle donne comuni … una Famiglia così vicina alle famiglie di ogni secolo! Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dignità della vita anche nella malattia: perché non parlarne con i ragazzi attraverso dei film? Papa Francesco: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano” Io ho scelto l’Eucaristia Far famiglia Fratelli nella vita, fratelli in Cristo Famiglia, scuola di misericordia Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo Una famiglia nel cuore del Sinodo Figli traditi La mia famiglia nel mirino della piovra