Chiamati ad accogliere

Cuore della Settimana del Diritto alla Famiglia sarà il seminario nazionale di studi “Chiamati ad accogliere. Tutela dei minori e prevenzione dell’abbandono a trent’anni dalla legge sul diritto alla famiglia” che si svolgerà il 17 maggio ad Angri (SA), sul tema del sostegno alle famiglie, dell’affidamento familiare e delle comunità per minori. È un modo significativo per non far passare silenziosamente la XXI Giornata internazionale della famiglia indetta dall’ONU per il 15 maggio 2013.

Il Convegno intende stimolare la riflessione nazionale e sarà dedicato ampio spazio alla realizzazione di cinque laboratori di confronto. In ciascun laboratorio, introdotto da alcune relazioni mirate, ci saranno numerosi esperti del settore pubblico, del no-profit e del mondo accademico e della ricerca. Per favorire un dibattito concreto e costruttivo, è stato istituito il forum www.progettofamiglia.org/forumaffido per un lavoro di confronto online a partire da alcune tracce-stimolo, che porteranno alla elaborazione di un documento base per ciascuno dei laboratori. Abbiamo incontrato alcuni relatori che interverranno al Convegno Nazionale:

Andrea Botti, 
Associazione Nazionale Famiglie Numerose:
“L’aspettativa che riponiamo nella Settimana del Diritto alla Famiglia è che ci sia maggiore attenzione verso l’affido familiare e l’accoglienza. Inoltre potremo iniziare a parlare di prevenzione quando nella rete sociale, nonostante la crisi provi a rallentare, si innescherà un meccanismo di solidarietà per cui nessuna famiglia viene lasciata sola. Le carenze sociali non permettono alla famiglia in difficoltà di trovare risposte sotto casa, anche perché spesso non si ha la capacità di individuare le realtà istituzionali. Quindi l’invito è di aprirsi con maggiore sensibilità alle esigenze delle famiglie”. 

Liviana Marelli,
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
“Oltre a un momento di confronto, formazione e collaborazione, la Settimana del Diritto alla Famiglia è anche l’occasione giusta per fare chiarezza sui modelli di accoglienza e sui diversi tipi di comunità. È un passaggio importante per superare una serie di stereotipi ideologici. Quindi come CNCA abbiamo intenzione di definire, anche dal punto di vista lessicale, qual è l’identità delle diverse tipologie di comunità. Vogliamo sfatare anche la convinzione che le comunità educative siano dei posti freddi, diretti da educatori turnanti, dall’identità neutra, ma un gruppo di adulti presenti che danno calore”. 

Marianna Giordano, 
CISMAI Campania
“Urge un’attenzione autentica per i bambini e per le famiglie vulnerabili come questione non solo degli “addetti ai lavori” ma della comunità tutta. In particolare l’affido ha senso all’interno di un progetto più ampio che coinvolge il bambino, i suoi genitori e fratelli, il territorio, anche se spesso viene considerata una “misura economica” di aiuto avulsa da una comprensione dei reali problemi delle famiglie e dei figli. L’affido non è una misura salvatutti: a volte i bambini hanno bisogno di forme di tutela più articolate ed è quindi necessario prima comprendere e valutare e poi attivare l’aiuto”.




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