Danilo Quinto

Emma Bonino dagli aborti al Quirinale?

Ci vuole fegato, stomaco e cuore per avere lo stesso coraggio di Danilo Quinto. Autore di un libro inchiesta che come il vaso di Pandora sputa fuori tutti i retroscena di una vita sospesa tra lotte anticostituzionali, un patinato radicalismo, raggiungendo i vertici più alti della politica italiana: la vita di Emma Bonino. Non sarà certo una biografia dorata, perché Danilo Quinto ha scritto proprio tutto, forse anche troppo! Con il suo ultimo lavoro editoriale sembra voglia togliersi il sale dalle ferite, che già da sole facevano tanto male.

Perché ha voluto delineare e analizzare così minuziosamente la vita di Emma Bonino?

Per smascherare un’operazione che stava per compiersi: la sua elezione a Presidente della Repubblica. I radicali avevano preparato liste con un simbolo sconosciuto, depositate all’ultimo momento e non in tutte le Regioni, con Emma Bonino che prima aveva rifiutato di candidarsi e poi aveva accettato una posizione defilata, negli ultimi posti. Il disegno era chiaro: ai Radicali non interessava cogliere un risultato elettorale, ma l’appuntamento politico che poteva concretizzarsi. Emma Bonino infatti ha conquistato Palazzo della Farnesina e la sua nomina a Ministro degli Esteri è ancora più inquietante per la società italiana.Il secondo motivo appartiene al senso più profondo della mia testimonianza: tento di battermi per la verità, costi quel che costi. Raccontare la vita di Emma Bonino, significa raccontare un aspetto del potere, delle sue trame, della capacità di una persona di accreditarsi come l’icona principe della modernità.

Primo tra tutti Marco Pannella. Segue la disegnatrice di gioielli di Tiffany, Elsa Peretti. Il medico abortista, Giorgio Conciani. Una delle fondatrici del Centro d’Informazione sulla Sterilizzazione e sull’Aborto, Adele Faccio. Sono solo alcuni dei tanti nomi che gravitano nel ‘mondo Bonino’. Non ha alcun timore per sé?

Non ci sono solo i nomi che lei ha citato. C’è il nome di George Soros, ad esempio, che è un alleato storico di Emma Bonino. La persecuzione alla quale sono stato sottoposto insieme alla mia famiglia mi ha consentito di comprendere che per vivere da cristiano non si devono temere gli uomini. Si deve temere solo Dio. Si deve amare la verità e la libertà e testimoniarle. È questa l’essenza della fede, insieme all’amore nei confronti di una Persona, alla condivisione della Sua croce e alla certezza della Resurrezione. Non si può essere cristiani ed essere nello stesso tempo tiepidi. Non si può avere paura di esporsi, di essere testimonianza. Un esempio? Esistono parlamentari cosiddetti cattolici che giungono perfino a sostenere, con i loro appelli, lo strumento principe della propaganda radicale, che riceve ogni anno dallo Stato dieci milioni di euro per trasmettere le sedute parlamentari. Servizio che potrebbe essere svolto dalla Rai-Tv. Gratis. Di fatto, questa scelta concorre a rafforzare il potere dei radicali. Occorre denunciarlo, gridarlo, fare scandalo. Il silenzio di molti è omissivo e per molti versi vergognoso.

Riportando le parole di Mons. Luigi Negri: «Divorzio e aborto hannodistrutto la nostra società, distruggendo la famiglia che ne è la cellulafondamentale». Come pensa che Emma Bonino e i Radicali, abbiano favorito ilproliferare di un’etica così scomposta incoraggiando la mentalità eutanasica, divorzista e abortista?

I radicali sono stati gli ideologi consapevoli della realtà che viviamo. La secolarizzazione del Paese è in gran parte opera loro ed è stata così seducente – e quindi diabolica – che è penetrata nelle coscienze dei più. Hanno contrabbandato il desiderio con la libertà, distruggendo quei principi dell’ordine naturale, che sono patrimonio vivo dei credenti nel Vangelo e appartengono a tutti, perché sono scritti nell’anima di ogni essere umano, come scrive Benedetto XVI. I lupi sono sempre travestiti da agnelli. Per questa ragione ammaliano e mascherano la loro pericolosità. Emma Bonino nel 1976 praticava aborti con l’ausilio di una pompa da bicicletta, un dilatatore di plastica e un vaso per la marmellata. Lo racconta lei e lo rivendica. Oggi, si batte contro la degna sepoltura dei bambini non nati e contro l’obiezione di coscienza. Chi è contro la vita, dal suo concepimento alla morte naturale, uccide prima di tutto la sua identità di persona e poi, di conseguenza, propone la soppressione dell’altrui vita. Questa è l’ ideologia anti-umana di colei che è stata chiamata a rappresentare l’Italia nel contesto internazionale e nell’Europa scristianizzata, dove si approvano leggi tra persone dello stesso sesso, che adotteranno anche bambini e dove si consuma un aborto ogni venticinque secondi.

Ha altri graffianti progetti editoriali in cantiere?

Non faccio progetti per il domani, che avrà di certo le sue inquietudini, come dice il capitolo sei del Vangelo di Matteo, ma mi abbandono, giorno dopo giorno, alla volontà di Dio. Però, le confesso che mi piacerebbe molto scrivere un libro sulla presenza massonica nella società e nella politica italiana. Chissà…




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1 risposta su “Emma Bonino dagli aborti al Quirinale?”

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