I Croods

Croods

di Simona Parigi

Regia: Kirk De Micco, Chris Sanders, Anno: 2013

Penultimo lungometraggio della Dreamworks, “I Croods” ha come protagonista la prima famiglia moderna; “I croods” appunto. Ambientato nella preistoria, la vicenda narra di un clan familiare, l’unico sopravvissuto alle offensive di un ambiente inospitale e insidioso. Il loro mondo è la loro caverna, si esce solo per procacciare cibo e solo se il capofamiglia Grug dispone che si possa uscire senza correre rischi. Costantemente allarmato, la sua missione è quella di proteggere la sua famiglia, con la convinzione che tutto quello che non sia la loro casa sia da considerare pericoloso, e che per la sopravvivenza siano necessarie regole ferree e divieti altrettanto rigorosi.
Tutto questo iperprotezionismo non va per niente a genio alla figlia adolescente Eep che ad ogni occasione cerca di scappare dalla cupa caverna, curiosa di scoprire le meraviglie che si celano al di là della loro tana, ma che ogni volta viene strigliata per bene dal padre che gli ricorda in continuazione di quanto possa essere minaccioso tutto ciò che si trova all’esterno. Quello che però il padre e la madre di Eep non sanno, è che il loro mondo che credono sicuro si rivelerà al più presto anche molto fragile. A causa di un cataclisma infatti, la loro caverna sarà completamente distrutta. La famiglia Croods sarà costretta così ad affrontare le insidie del “mondo esterno”.
La Dreamworks riesce con questo film d’animazione a stabilire un rapporto empatico con il pubblico, e racconta una storia che anche se ambientata in un contesto preistorico, ha molte analogie con le dinamiche familiari di oggi. La famiglia protagonista ci viene presentata in un affresco corale in cui ogni personaggio caratterizza in modo particolare il gruppo familiare, come ad esempio Grug e Eep, il cui rapporto assume un ruolo molto importante all’interno del film.
Il rapporto padre-figlia dall’inizio alla fine del film è in continuo divenire come del resto lo è il mondo che si trovano a dover affrontare d’improvviso senza nessuna caverna che li possa proteggere. In un film dove i protagonisti hanno una mentalità chiusa e gretta tutto il resto parla di progresso ed è in divenire. Lo scenario che si presenta davanti a loro è coloratissimo e fantastico, ma è anche inesplorato, quindi tendenzialmente pericoloso, perciò la parola più adatta per fare da regola d’oro alla famiglia Croods è “paura”, paura di tutto ciò che si trova all’esterno di tutto quello che non si conosce ed è nuovo.
A sconvolgere queste certezze arriverà Guy simpatico ragazzo già avanti nei tempi e moderno sia nel parlare che nell’agire. Guardato con diffidenza e paura da tutta la famiglia, tranne che da Eep attratta dal suo fascino e dalla sua indipendenza, mostrerà ai Croods come sopravvivere senza doversi per forza rinchiudere in una caverna. Man mano che i suoi suggerimenti si dimostreranno geniali, mentre al contrario quelli di Grug fallimentari tutta la famiglia eleggerà Guy come nuova guida.
Così Grug per diventare un uomo “moderno” dovrà affrontare non solo la gelosia che prova per la figlia che sembra ver trovato in Guy tutto quello che non aveva trovato nel padre, ma anche la delusione di non essere più quel punto di riferimento che era sempre stato per la sua famiglia. Il film come già si è detto affronta temi tutt’altro che antiquati, suggerisce infatti, che in un certo senso le famiglie di un tempo hanno molto in comune con quelle di oggi, anche se si crede il contrario. Grug non è altro che un padre innamorato della sua famiglia che vuole proteggere a tutti i costi, ma dovrà cercare di capire che i suoi familiari non sono fatti per rimanere inalterati, al contrario, si muovono in un continuo esplorare e ricercare un nuovo mondo.
Alla fine dopo divertenti avventure e ridicole gag tutta la famiglia arriverà sulle rive di una nuova era da dove poter ripartire alla scoperta di nuovi orizzonti da esplorare, e anche Grug capirà che vivere non può voler dire avere sempre paura, ma anche aver voglia di vedere cosa c’è al di fuori della caverna e del proprio universo.




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