l'opera Il primo atto d’amore Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 23 Gennaio 2014 Nessun commento su Il primo atto d’amore di Francesca Desiderio Jan van Eyck, “Annunciazione” Biografia Jan van Eyck (Maaseik, 1390 circa – Bruges, giugno 1441) è stato un pittore fiammingo. Fu un artista di fama internazionale, si formò nel campo della miniatura, dalla quale imparò l’amore per i dettagli minuti e per la tecnica raffinata, che si riflesse anche nelle opere pittoriche. La sua arte ebbe una portata rivoluzionaria, per van Eyck la pittura doveva superare le convenzioni e le pesantezze del tardogotico in nome di una concezione quanto più naturalistica e vera della realtà. Descrizione L’opera, che traduce in immagini il racconto del Vangelo di Luca (1,26-38), è ritenuto un vero e proprio capolavoro. La scena, molto diversa dalle altre “Annunciazioni” è nobile ed elegante, in pieno stile fiammingo, ed è qui ambientata nella navata di una chiesa di stile Gotico. L’artista in quest’opera da il meglio di se, diventa il tramite, della bellezza che nasce dalla fede ed è capace, a sua volta, di portarci a Dio. Egli non solo dispone tre vetrate luminose dietro la testa della Vergine per alludere alla Trinità, ma lascia chiaramente capire che il fiotto di luce che irrompe da una finestra e colpisce l’Annunciata è un segno di elezione spirituale di diretta emanazione divina: è composto da sette raggi, sette sottili linee dorate, metafora dei Sette Doni, sul più lungo dei quali scorre come su di una rotaia la simbolica colomba dello Spirito Santo. Tra i due protagonisti è in corso un dialogo che, come nella tradizione trecentesca, è espresso tramite lettere dorate che escono dalla loro bocca: “AVE GRATIA PLENA” (Ti saluto, o piena di grazia); “ECCE ANCILLA DOMINI” (Eccomi, sono la serva del Signore). L’iscrizione con la frase, che esce dalla bocca della Madonna, è scritta da destra verso sinistra, perché è rivolta all’Arcangelo. Piccoli particolari … Dio Padre è raffigurato sotto forma di vetrata policroma sul fondo della chiesa; ai lati della vetrata istoriata si trovano, nella penombra, due raffigurazioni: Mosè trovato dalla figlia del faraone e Mosè che riceve i Dieci comandamenti. Nessuna delle due figure ha l’aureola, secondo una consuetudine iniziata nel XV secolo per dare maggiormente un senso di realismo. Le figure di Maria e dell’Arcangelo sono dipinte con un’estrema ricchezza cromatica, con panneggi voluminosi e pesanti, che accrescono il senso d’imponenza e maestosità; in particolare la veste dell’angelo è un capolavoro di virtuosismo, con la decorazione del broccato che varia al piegarsi delle increspature e alla diversa illuminazione. Nel pavimento istoriato si riconoscono scene con le Storie dell’Antico Testamento in cui si manifesta la potenza di Dio, come: “Davide che uccide Golia” e “Sansone che distrugge il tempio dei Filistei”. Come tipico delle opere fiamminghe la linea dell’orizzonte è piuttosto alta, e dà l’impressione allo spettatore di trovarsi dentro il dipinto, come se ne fosse “avvolto”. Tra gli oggetti simbolici si trovano i classici attributi dei gigli (purezza) e del libro (avverarsi delle Sacre Scritture). Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Annunciazione, dipinto, Jan van Eyck ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dignità della vita anche nella malattia: perché non parlarne con i ragazzi attraverso dei film? Papa Francesco: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano” Io ho scelto l’Eucaristia Far famiglia Fratelli nella vita, fratelli in Cristo Famiglia, scuola di misericordia Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo Una famiglia nel cuore del Sinodo Figli traditi La mia famiglia nel mirino della piovra