eutanasia

La legalizzazione dell’eutanasia dei bambini in Belgio

(© Alexey Losevich / Shutterstock.com)

di Aniello Califano

Il riconoscimento normativo della legalizzazione dell’eutanasia dei minori in Belgio, sulla scia di quanto già fatto dall’Olanda fin dal 2002, suscita stupore ed orrore. Il nuovo ordinamento permette ai medici di porre fine alla vita di un bambino, qualora si trovi in uno stato di sofferenza fisica costante e insopportabile e che presenti una domanda di eutanasia. Secondo la norma, è sufficiente che un’equipe di psicologi sancisca la “capacità di discernimento del minore” e che i genitori diano il consenso. Ma siamo sicuri che il minore che si trova in una condizione di sofferenza fisica e psicologica sia pienamente consapevole e pienamente libero di esprimere la sua richiesta? Anche l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europea ha severamente ammonito il Belgio, ribadendo che “l’eutanasia, cioè l’uccisione intenzionale con un atto attivo o omissivo di un essere umano per il suo presunto bene, deve sempre essere proibita”.




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