Diocesi

Esperienze dei direttori dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Parma

Parma

(© altanaka - Shutterstock.com)

Per un prete vivere l’annuncio del Vangelo sulla famiglia, con le famiglie, è una grazia grande che arricchisce in maniera unica e feconda la propria vocazione e il proprio ministero.

Prendere parte, nel tempo che stiamo vivendo, con la Chiesa e nella Chiesa, alle gioie e alle speranze, alle tristezze ed alle angosce del cammino quotidiano della famiglia, lo pone, in una condizione di “missione permanente” perché il Vangelo ha bisogno di essere annunciato con coraggio e in modo costante. “Una famiglia evangelizzata è un prezioso agente di evangelizzazione, soprattutto perché irradia le meraviglie che Dio ha operato in essa”. E’ Lui che ha affidato l’uomo alla Chiesa, l’ha affidato come via della sua missione e del suo ministero. Tra queste numerose strade, la famiglia è la prima e la più importante: una via comune, pur rimanendo particolare, unica ed irripetibile, come irripetibile è ogni uomo; una via dalla quale l’essere umano non può distaccarsi. L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia che, col matrimonio, è “uno dei beni più preziosi dell’umanità”. Della società, infatti, la famiglia è “prima e vitale cellula”. Ricordarlo, annunciarlo, testimoniarlo di fronte alla crisi sociale e spirituale del nostro tempo e alle problematiche inedite che ne emergono, diventa un impegno urgente e necessario.
Don Demetrio Ferri
Da un anno insieme a don Demetrio siamo corresponsabili dell’ufficio famiglia della diocesi; la nostra esperienza è cominciata in punta di piedi cercando di ascoltare le persone che negli anni precedenti avevano fatto questo servizio. All’insegna dell’incontro abbiamo intrecciato rapporti con la pastorale giovanile, con la Caritas, con le varie associazioni presenti in diocesi. Stiamo seguendo il nostro vescovo nelle tappe della visita pastorale, incontrando le famiglie nelle parrocchie. Come ufficio ci siamo riproposti di consolidare alcuni appuntamenti che potessero far sentire a tutte le famiglie un senso di appartenenza alla diocesi, tra questi: gli esercizi spirituali, la veglia di preghiera per la vita e quella per i fidanzati.
Lucia e Carlo Bocchi




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