Obiezione di coscienza Compito primario Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 24 Febbraio 2015 Nessun commento su Compito primario di PUNTO FAMIGLIA Protesta al San Camillo di Roma per i primari obiettori che si rifiutino di applicare la 194. Secondo la legge 194 i bambini non sono tutti uguali: quelli che sono desiderati trovano accoglienza e mani che li aiutano a nascere; e quelli che non sono attesi né desiderati… non vedranno mai la luce. Questo lo sapevamo già. Ora scopriamo che anche i medici non sono tutti uguali. Quelli che praticano l’aborto possono far carriera, e quelli che rifiutano di fare aborti, i cosiddetti obiettori, quelli che non si piegano ai diktat della cultura dominante, devono stare alla larga dalle strutture pubbliche, non importa se hanno titoli e se hanno acquisito una matura professionalità. È bastata una notizia di corridoio, non confermata da nessuna fonte ufficiale, che annunciasse la possibilità dell’arrivo di un primario obiettore di coscienza al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Camillo di Roma per suscitare una mobilitazione preventiva contro questa possibilità. La protesta organizzata attraverso un gruppo su Facebook, è stata già sposata da oltre duemila membri che desiderano assicurarsi che parole come «diritto», «libertà di scelta» e «laicità» non siano messe in discussione e adombrate dalla scelta di consenso di un eventuale medico obiettore. Il no all’aborto è diventato un marchio di infamia. Come se un reparto di ostetricia avesse come suo compito primario di dare la morte e non la vita. Suvvia, cari amici abortisti, siate più coerenti: chiedete al ministero della Salute di istituire reparti speciali per l’aborto ma abbiate anche il coraggio di scrivere a chiare lettere sulla porta d’ingresso: qui muore la speranza. di Silvio Longobardi Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag aborto, legge 194, medici, obiettori, protesta, Roma, San Camillo, vita ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco