Maternità surrogata Un altro colpo alla dignità umana Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 24 Febbraio 2015 Nessun commento su Un altro colpo alla dignità umana di PUNTO FAMIGLIA I vescovi europei accendono i riflettori sulla maternità surrogata: “No ai bambini fabbricati come prodotti”. “La maternità surrogata attenta gravemente alla dignità umana”: è la voce che si è levata ieri a Bruxelles dalla Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) insieme al gruppo di lavoro del Ppe sulla bioetica nel corso della conferenza “Surrogacy and human dignity” al Parlamento europeo. I dati. La maternità surrogata (Gpa) è in crescita in Paesi come la California, l’India, la Thailandia, l’Ucraina e la Russia. Invece, nell’area europea, sette sono i Paesi che vietano completamente la Gpa, sei la proibiscono parzialmente e dodici non hanno alcuna previsione normativa in materia. L’Inghilterra riconosce un compenso di circa 4 o 5 mila euro alla madre surrogata. La deriva. Secondo gli autori del parere illustrato da Patrick Verspieren (Centre Sèvres) la Gpa costituisce una pratica che “attenta gravemente alla dignità umana” per la strumentalizzazione del corpo della madre surrogata e il conseguente sfruttamento delle donne più fragili e povere, a favore di coppie o singles ricchi. Si tratterebbe di una violazione del principio della dignità umana e del divieto di fare del corpo umano una fonte di lucro, sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Una “reificazione del bambino” che si impone sempre più come ideologia in assenza di un “diritto al figlio” ed in un contesto in cui la questione dello status giuridico dei bambini nati nell’ambito degli International Surrogacuy Arrangements va seriamente riconsiderato. Le proposte. Norme comuni di diritto internazionale, riconoscimento reciproco delle sentenze in materia di affiliazione legale ed una convenzione europea: queste le proposte presentate nel testo della Comece. Un pronunciamento secondo cui è “inaccettabile” la commercializzazione del corpo della donna e del bambino e, di conseguenza, la Gpa. Non è in discussione soltanto il mercato della “maternità surrogata” e il relativo “turismo procreativo”. “La questione cruciale – scrivono gli estensori del documento – è se vogliamo istituire una società in cui i bambini siano fabbricati e venduti come prodotti”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag famiglia, figli, gravidanza, maternità surrogata, prodotti ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no