Dispersione scolastica Scuola Popolare “I Care”, un’iniziativa che genera speranza Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 11 Marzo 2015 Nessun commento su Scuola Popolare “I Care”, un’iniziativa che genera speranza di PUNTO FAMIGLIA Italia al quart’ultimo posto della classifica europea in tema di dispersione scolastica. Anche nella economicamente e socialmente evoluta Milano. Ne hanno discusso ieri a Palazzo Marino, a partire dall’esperienza della Scuola Popolare “I Care”. Nella graduatoria dei ventisette Paese dell’Unione Europea, l’Italia è al quart’ultimo posto in tema di dispersione scolastica. Una posizione di ritardo che ha pesanti conseguenze su un numero crescente di minori in età scolastica. Questione delicata se il tessuto urbano che fa da cornice è un’area economicamente e socialmente evoluta come quella del capoluogo lombardo. Fondazione Sicomoro per l’istruzione onlus, l’Ordine dei Padri Barnabiti e Caritas Ambrosiana hanno discusso sul tema, ieri a Palazzo Marino, durante il convegno “Scuole della seconda opportunità. Radici e germogli a Milano”. Alla base dell’evento, l’iniziativa nota come Scuola Popolare “I Care”, una realtà consolidata per il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica nei quartieri periferici delle zone 5 e 6 di Milano, con il supporto della Farsi Prossimo onlus. Ogni anno le due aule milanesi individuate per il progetto accolgono circa 30 ragazzi, non ancora in possesso della licenza media. I ragazzi intraprendono un percorso formativo coadiuvati da educatori professionali, psicologi e pedagogisti. La congregazione dei Padri Barnabiti – che ha istituito la laica Fondazione Sicomoro – mira ad esportare il modello prima su scala lombarda, poi su tutto il territorio nazionale. La redazione Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Dispersione scolastica, Scuola Popolare "I Care" ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare” Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta