diocesi

Accompagnare e formare le giovani famiglie

Concordia – Pordenone

Mariarosaria Petti

Intervista a S.E. Mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo della Diocesi di Concordia-Pordenone.

Dal 25 febbraio 2011 è il Pastore della Chiesa di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini, classe 1953, nativo di Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona. Al primo incarico episcopale, il prelato è stato ordinato presbitero nel 1979, e negli anni è stato assistente diocesano di Azione Cattolica (1993-1996), incaricato per la Giornata Mondiale della Gioventù (1998-2000), cappellano di Sua Santità (2004) e assistente centrale del Movimento Giovanile Missionario (2000-2006). Abbiamo raccolto le sue riflessioni sullo stato di salute della famiglia, alla vigilia del Sinodo ordinario del prossimo ottobre.

Come Vescovo della sua Chiesa locale come intercetta i cambiamenti che riguardano la famiglia nel contesto attuale? E come questa lettura si traduce in azioni pastorali?
Ritengo che un notevole passo avanti rispetto al passato sia stato compiuto. Negli ultimi anni abbiamo sburocratizzato l’azione pastorale: sono le famiglie stesse che, attraverso la commissione pastorale diocesana, interpretano la realtà e rilevano cambiamenti ed urgenze. Come vescovo supporto l’attività della commissione, quale realtà viva di sposi e consacrati al servizio della famiglia. Questa soggettività familiare ha portato anche ad un diverso approccio nell’azione: incontri e formazione superano spesso la modalità da conferenza, per privilegiare l’esperienza di una dinamica che forma.

Come sta vivendo il periodo che dalla conclusione del Sinodo straordinario dello scorso ottobre ci introduce al prossimo Sinodo ordinario?
La gente ha percepito il grande amore e rispetto che la Chiesa ha manifestato verso le famiglie e, in particolare, per le loro ferite. Tante persone si sono sentite non abbandonate, hanno percepito una Chiesa attenta alle situazioni concrete, che cerca di mettersi in ascolto dei segni dei tempi, della Parola del Signore e delle mozioni dello Spirito. Il Papa ci ha indicato uno stile che va incontro alle persone e alle loro ferite e cerca di versare l’olio della consolazione e della speranza.

Riguardo alla famiglia, quali sono le urgenze che il Pastore della Diocesi di Concordia-Pordenone sente di dover affrontare insieme ai suoi sposi nel prossimo futuro?
Formare, accompagnare e sostenere chi si sta preparando e chi ha formato da poco una famiglia, quindi i fidanzati e le giovani coppie di sposi. Inoltre, occorre formare coppie che si inseriscano attivamente nelle comunità parrocchiali per animare la pastorale familiare.




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