Infanzia negata Bambini, prime vittime delle mine in Ucraina Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 1 Aprile 2015 Nessun commento su Bambini, prime vittime delle mine in Ucraina di PUNTO FAMIGLIA 109 bambini feriti e 42 uccisi a causa di mine ed ordigni inesplosi in Ucraina. Nel 2013, sono state 1.112 i bambini vittime di mine. Sono i dati diffusi da Unicef, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine. 109 bambini feriti e 42 uccisi a causa di mine ed ordigni inesplosi in Ucraina, dal marzo dell’anno scorso. Sono i dati diffusi da Unicef, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine (4 aprile). Si tratta di una stima che prende in considerazione le regioni di Donetsk e Luhansk dell’Ucraina orientale: «Il numero di bambini uccisi e mutilati dalle mine e dagli ordigni inesplosi potrebbe essere significativamente più alto, se includiamo le aree che non sono sotto il controllo del governo» ha affermato Marie-Pierre Poirier, direttore regionale Unicef per l’Europa centrale e orientale. Nonostante la ratifica del Trattato sul divieto delle mine – in vigore dal 1999 e sottoscritto da più di tre quarti delle nazioni nel mondo, compresa l’Ucraina – nel 2013, a livello globale, sono state 3.308 le vittime di mine e ordigni inesplosi, tra cui 1.112 bambini. Oltre 33.717 ordigni sono stati individuati e rimossi in un’azione di bonifica delle aree controllate dal governo da parte dello State Emergency Service in Ucraina. Tuttavia, le famiglie sfollate che stanno per rientrare sono ancora a rischio. Soprattutto i bambini, che potrebbero scambiare gli ordigni per giocattoli. L’Unicef e i suoi partner hanno lanciato una campagna informativa con messaggi, video e altri materiali digitali. Una sensibilizzazione capillare affidata a 100 insegnanti e psicologi per informare sul rischio delle mine. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag bambini, Ucraina, Unicef ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare” Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta