Venerdì Santo

Più forte della morte

L’amore ci interpella, ci mette in gioco, ci chiede di uscire dal comodo anonimato per assumerci le nostre responsabilità. L’amore è perciò impegno, patto. È questo amore che ci aiuta nelle difficoltà della quotidianità coniugale e familiare.

Cristo è imprigionato, deriso, schiaffeggiato, processato, crocifisso. È l’epilogo del tradimento di Giuda. Ma anche l’esito della deliberata decisione di Cristo di consegnarsi come agnello senza colpa. Questa offerta non è indolore. Cristo sperimenta la solitudine. Questa offerta parte dal suo cuore e trova il silenzio del Padre e dello Spirito: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”. Non poteva essere altrimenti! Il Padre tace o almeno non interviene perché il dono del Figlio sia totale ed integro. L’amore ci interpella, ci mette in gioco, ci chiede di uscire dal comodo anonimato per assumerci le nostre responsabilità. L’amore è perciò impegno, lotta, fatica, sofferenza, condivisione, patto. Quante volte durante la quotidianità coniugale e familiare si sperimenta la solitudine dell’abbandono, l’incomprensione, l’infedeltà, la mancanza di una intimità. L’amore ci dà la forza di raccogliere la sfida del dolore, l’angoscia e i mille perché che ogni giorno innalziamo verso il Cielo.




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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