Vittime indifese Yarmuk, “un luogo di terrore” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 8 Aprile 2015 Nessun commento su Yarmuk, “un luogo di terrore” di PUNTO FAMIGLIA Il campo profughi palestinese di Yarmuk in Siria ospita oltre 3.500 bambini, rinchiusi senza acqua, cibo e cure mediche. Save the Children lancia l’allarme: è necessario l’intervento della comunità internazionale per un cessate il fuoco. Un grido di aiuto si alza dalla Siria: sono oltre 3.500 i bambini nel campo profughi palestinese di Yarmuk, rinchiusi senza acqua, cibo e cure mediche. Rischiano di essere feriti o uccisi come già capitato nei giorni scorsi a decine di medici volontari, operatori umanitari e civili. È Save the Children a lanciare l’allarme: «A Yarmuk stiamo assistendo a una farsa. I palestinesi all’interno della Siria hanno faticosamente mantenuto una posizione di equilibrio per rimanere fuori dal conflitto, e per questo ora sono sotto assedio» sono le parole di Roger Hearn, Direttore regionale in Medio Oriente dell’associazione che da quasi 100 anni si occupa proprio dei diritti dei più piccoli. Corpi abbandonati per le strade, combattimenti continui che impediscono ai medici di soccorrere i feriti: Yarmuk è “un luogo di terrore” sotto l’assedio jihadista. È impossibile per i palestinesi lasciare la Siria, i confini sono stati chiusi. Da Save the Children l’appello alla comunità internazionale per «sollecitare tutte le parti in conflitto ad un cessate il fuoco che consenta di portare aiuti all’interno di Yarmouk ed evacuare i bambini e le famiglie ferite». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Campo profughi, Save the Children, Siria, Vittime, Yarmuk ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia” Federazione “One of us” a Bruxelles, per ricordare valore della vita dal concepimento “I giovani e la fede”: presentata all’ateneo Santa Croce un’indagine internazionale su otto paesi