CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi – s.longobardi @puntofamiglia.net

Il figlio desiderato

14 Aprile 2015

Quanti sposi cercano una gravidanza e, non vedendo il desiderio realizzato, maturano ansia? I coniugi ricordino sempre che un figlio non è un prodotto dell’uomo, ma un dono di Dio. Solo affidandosi al Signore con docilità è possibile comprenderne il senso.

Carissimi Sabrina e Mario,

scusatemi per il ritardo con cui rispondo alla vostra lettera, magari avrete pensato che ho cestinato il vostro appello e trascurato il vostro dramma. Non è così!

Vi confesso che non è facile scrivere, temo che le mie parole non possano rispondere alle vostre domande. E allora chiedo al buon Dio di parlare al vostro cuore. “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori”, dice il salmo. Comincio proprio dalla preghiera perché è questo il punto cruciale. Non si prega solo per ottenere, anzi una tale preghiera non è genuina perché troppo interessata. Si prega per diventare. Pregare non significa costringere Dio a darci quello che gli chiediamo. Pregare significa permettere a Dio di cambiare il nostro cuore in modo da aderire sempre più alla sua volontà. Non è forse questo che Gesù ci ha insegnato nel Padre nostro: “Sia fatta la tua volontà”? Ripetete con insistenza questa preghiera, è l’unica che salva.

L’amore non può restare chiuso nell’abbraccio che unisce l’uomo e la donna, l’amore è chiamato ad essere il grembo della vita. Ciascuno degli sposi si completa nell’altro ma l’amore chiede di andare oltre, i figli invitano e quasi costringono gli sposi a non vivere per se stessi ma ad imparare la logica del servizio. Tutto questo appartiene alla verità dell’amore. È del tutto normale perciò cercare con tutte le forze una gravidanza nella quale vedete il sigillo del vostro amore. Ma…

Nella vostra ricerca non c’è solo un’eccesiva dose di ansietà ma anche una certa pretesa di vedere la realizzazione del vostro desiderio qui ed ora, nel tempo che voi avete deciso. La vita non è un prodotto dell’uomo ma un dono di Dio. Non siamo noi a fabbricare la vita, possiamo solo accoglierla come un dono. Voi ponete una domanda: perché Dio non ascolta la nostra supplica? Siete proprio sicuri che non ascolti? È Lui che non ascolta voi o siete voi che non ascoltate Dio? Lui sa bene quello che è bene per noi, Lui sa quali siano i tempi e momenti più adatti. Perché non vi lasciate accompagnare con docilità?

Non sempre il matrimonio è il grembo della vita ma è sempre la culla della vita. Mi spiego. Non è scritto da nessuna parte che i figli debbano essere generati attraverso la carne, ci sono altre vie che esaltano ancora di più la gratuità dell’amore. Mi riferisco all’adozione. Il Signore vi chiede di inserire questa opzione nel vostro orizzonte di vita. Chiedete la grazia di essere bravi genitori, genitori capaci di trasmettere le ragioni che danno senso alla vita. Lasciate a Dio il compito di deciderne le modalità.

Le parole sono sempre povere e fragili ma l’affetto è grande. Sono sicuro che i vostri catechisti e gli sposi della vostra comunità vi accompagnano con premura. Anch’io, da lontano, farò altrettanto. Se avete bisogno di un colloquio personale, venite pure.

Vi abbraccio e vi auguro ogni bene nel Signore.




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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3 risposte su “Il figlio desiderato”

La vita di un figlio….., un dono così grande tanto da non poterne delineare i confini, che si perdono nell’immensita’ dell’Amore di un Dio fatto uomo!!!
È questa la certezza che alimenta la vita di una mamma “fortunata”(sia naturale che adottiva).
Giovanna

CIO’ CHE DA’VERO SENSO ALLA VITA È: DONARE AMORE!!!
SEMPRE, COMUNQUE E IN OGNi CONDIZIONE!!!!
LA RICOMPENSA È……..
. ……..”GARANTITA”

GIOVANNA.

E’ vero ci sono altri modi per diventare genitori, ma perché in pochi si ricordano che oltre all’adozione c’è anche l’AFFIDO ???? Ci sono già poche coppie che si avvicinano a questa “unica” esperienza (faticosa ma positiva) per paura ma anche perché se ne parla sempre poco. Rossella

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