Alleanza intergenerazionale

Crisi: in Italia la famiglia ha evitato il peggio

Francesco Belletti

Si è svolta ieri, presso la sede del Governo a Roma, la celebrazione inaugurale della XXI Giornata internazionale della famiglia istituita dall’Onu, sul tema “Il futuro del Paese è nell’alleanza tra le generazioni”.

Blocco della natalità: freno allo sviluppo e minaccia per l’equilibrio intergenerazionale, sociale ed economico. È questo il forte messaggio lanciato ieri da Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, aprendo l’incontro di celebrazione della XXI Giornata internazionale della famiglia istituita dall’Onu.

“Il futuro del Paese è nell’alleanza tra le generazioni” questo il tema della Giornata, che ha avuto come cornice la sede del Governo a Roma, alla presenza degli esponenti dell’esecutivo, del dipartimento delle politiche per la famiglia e dell’associazionismo familiare italiano.

«Il tema della “equità generazionale” è seguito con grande attenzione a livello europeo per i due estremi che presenta: da un lato, la questione demografica e il blocco della natalità, considerato anche a livello europeo un freno allo sviluppo, e dall’altro – ha proseguito Belletti – la condizione degli anziani, nella duplice sfida della questione previdenziale e della sostenibilità dei sistemi di cura socio-sanitari».

«Tutti gli osservatori più avveduti, sia italiani che stranieri, sono concordi nel dire che questi durissimi anni di crisi in Italia hanno avuto un impatto sociale molto meno devastante che in altri Paesi proprio per la capacità solidaristica delle reti familiari – ha precisato il presidente del Forum, sottolineando che – le famiglie sono state capaci di offrire sostegno, aiuto e protezione ai giovani senza lavoro, agli anziani con pensioni basse e con servizi socio-sanitari spesso di bassa qualità. Fino ad arrivare alla retorica della famiglia come “primo e più importante ammortizzatore sociale” nel nostro Paese».

Belletti ha ricordato, infine, che «l’Italia spende molto meno di altri Paesi per le politiche familiari: da noi l’1,4% del Pil, mentre la media Ue è tra il 2,3 e il 2,4 e alcuni Paesi sfiorano il 4%. Per essere in linea con lo standard europeo mancano tra i 15 e i 17 miliardi di euro».




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