Il cortometraggio “Imperfetti sconosciuti”, quattro storie per riflettere e ripartire Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 11 Giugno 2015 Nessun commento su “Imperfetti sconosciuti”, quattro storie per riflettere e ripartire di PUNTO FAMIGLIA Quattro storie di famiglie, piccoli e grandi fallimenti, miserie quotidiane in cui ritrovare pezzi delle proprie vite: è questo il cuore del cortometraggio realizzato dalla diocesi di Fano, presentato da don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. «“Imperfetti sconosciuti” non è il ritratto oleografico di una astrazione, né il racconto agiografico di un modello da imitare. Anzi. Probabilmente risulta più simile ad un pugno nello stomaco. Nelle quattro storie di quotidiane miserie e di piccoli e grandi fallimenti, c’è il rischio di ritrovare qualche pezzetto delle nostre povere vite reali». A presentare il cortometraggio realizzato dalla diocesi di Fano, don Ivan Maffeis, neo direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. Il lavoro sarà proiettato lunedì 15 giugno, alle 21.00, al cinema Politeama di Fano. «C’è materiale per un bell’esame di coscienza insomma – prosegue don Maffeis – e magari per aprire qualche dibattito scomodo su temi che istintivamente preferiremmo evitare. E non è poco, in un momento in cui la Chiesa tutta si sta profondamente interrogando sulla condizione reale delle famiglie e su come continuare ad annunciare proprio a loro, nella situazione oggettiva in cui si trovano adesso, la “gioia del Vangelo”». Conclude il sacerdote: «Non si può smettere di credere e di sperare nell’indissolubilità del matrimonio e nella capacità educativa di quella famiglia in cui il volto di Dio si rispecchia. Soprattutto, però, non si può smettere di costruirla». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag cortometraggio, Diocesi di Fano, Don Ivan Maffeis ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare” Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi