Unioni civili

Ma chi pensa alla famiglia?

Matteo Renzi

Malgorzata Kistryn / Shutterstock.com

Il tema delle unioni civili riempie le pagine dei giornali e anima i politici nelle aule romane. Ma chi pensa alla famiglia? Renzi ha dimenticato che nel 2014 il governo ha accolto una proposta per introdurre un coefficiente familiare nel sistema fiscale?

Il Partito democratico continua a chiedere al governo di intervenire per favorire l’approvazione di una legge sulle unioni civili, forte anche della recentissima risoluzione del Parlamento europeo, che va nella stessa direzione. E dopo l’approvazione di giovedì scorso alla Camera della mozione del Pd che chiede all’esecutivo di “adottare le misure necessarie per garantire un eguale trattamento delle medesime situazioni su tutto il territorio nazionale”, ha replicato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari: «Se il governo volesse stupirci e cominciare a prendere sul serio le mozioni approvate dal Parlamento, ricordiamo a Renzi che nel 2014 il governo ha accolto una proposta trasversale che lo impegna ad introdurre un coefficiente familiare nel sistema fiscale».

Il presidente ha poi ricordato che: «Non possiamo non chiederci come potrà il Parlamento entrare in contrasto con il Tar del Lazio che, con parole inequivocabili, ha sentenziato non più di un paio di mesi fa: “L’attuale disciplina nazionale non consente di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso e, conseguentemente, matrimoni del genere non sono trascrivibili nei registri dello stato civile”».

Belletti ha poi concluso sottolineando che «la disciplina a cui fa riferimento il Tar affonda le proprie radici nella Carta costituzionale».




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