adozioni gay Voglio una mamma e un papà! Chiedo troppo? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 17 Giugno 2015 2 commenti su Voglio una mamma e un papà! Chiedo troppo? di Gabriele Soliani Oltre i salotti della tv e le riduzioni semplicistiche: contro l’affidamento di bambini a coppie dello stesso sesso si leva anche la voce della Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale: “La storia umana è plurimillenaria e vede il minore crescere armoniosamente con la figura materna e paterna che lo generano”. La Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha preso posizione sull’affidamento dei bambini alle coppie dello stesso sesso. L’articolo, comparso qualche mese fa, intitolato “Minori affidati ad omosessuali: il punto della ricerca”, è un approfondimento concreto e semplice. La conclusione porta ragionevoli argomenti contro l’affidamento dei bambini a coppie senza la complementarietà sessuale, giustificati da risultati scientifici e sociologici. Un anno fa su questo tema era intervenuta anche la Società Italiana di Pediatria (SIP) con il suo presidente Giovanni Corsello. Le parole della SIP erano precise: «Non si può infatti negare, sulla base di evidenze scientifiche e ragionamenti clinici, che una famiglia costituita da due genitori dello stesso genere può costituire un fattore di rischio di disagio durante l’infanzia e l’adolescenza, quando il confronto con i coetanei e le relative ricadute psicologiche, diventano elemento decisivo sul piano relazionale. Non si possono considerare legittimi i diritti di una coppia di genitori senza contemporaneamente valutare contestualmente e nella loro interezza e globalità i diritti dei figli». Sappiamo che le tesi favorevoli alle adozioni gay sono state influenzate dalla posizione dell’American Psychological Association (APA), accusata di scarsa obiettività sull’argomento, perché gli studi erano troppo pochi, con mancanza di campionamento omogeneo, di gruppi di confronto, di inadeguatezza del gruppo di confronto, di presenza di dati contraddittori, scarsità di dati sul lungo termine e mancanza di potenza statistica. Il prof. Loren Marks (Louisiana State University), che ha studiato queste ricerche, ha detto che «Le forti affermazioni dell’APA non sono empiricamente giustificate». La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – senza giri di parole e andando contro le informazioni e immagini di molti “media” – ha dunque concluso così: «Se la ricerca è solo all’inizio e deve, pertanto, continuare ad analizzare la realtà dei minori cresciuti con genitori omosessuali, la storia umana è plurimillenaria e vede il minore crescere armoniosamente con la figura materna e paterna che lo generano o, in loro assenza, con due figure genitoriali (maschile e femminile) complementari. Pertanto la comunità professionale e scientifica, nonché la stessa società, hanno il dovere di rimanere saldamente ancorate alla verità antropologica sull’uomo, alla sua storia, alle risultanze delle ricerche scientifiche non svincolate da un paradigma etico che dà senso all’agire umano». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag adozioni gay, Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale ANNUNCIO ANNUNCIO 2 risposte su “Voglio una mamma e un papà! Chiedo troppo?” grazie, molto interessante il vostro sito, solo un suggerimento: non vedo la data agli articoli, forse mi sbaglio… Se ce l’avessero -pur essendo temi sempre attuali- sarebbe un riferimento utile per capire quanto è recente il contributo. grazie Assolutamente d’accordo…l’essere umano a bisogno di essere difeso nei suoi diritti fondamentali proprio quando è più debole ed indifeso come quando viene concepito naturalmente da un uomo e da una donna ed inizia il miracolo di un nuova vita nel grembo materno o si affaccia alla vita che Dio gli ha donato…come l’ha donata a tutti noi, con affetto Paolo Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Quando Gesù spiegava che la donna non è una “cosa” e la meta dei coniugi è il Paradiso Trasmettere la fede ai figli? La mia vita cambiò quando iniziammo a pregare in famiglia A chi fanno paura i volontari della Vita? “Mamma, tranquilla, andrà tutto bene”: le ultime parole di Azzurra, morta per far nascere suo figlio Abbiamo invitato Gesù alle nozze. La parola ai giovani “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche L’istruttore di nuoto “ci prova”? Ottima occasione per ribadire fedeltà al proprio marito Studenti scapestrati in gita a Parigi pregano Maria: ottengono miracolo per il loro professore Gli sposi e la Torre di Babele. Parlare la stessa lingua nel matrimonio: quella di Dio Eutanasia a 28 anni: la “buona” morte di Zoraya affetta da sofferenza psichica
grazie, molto interessante il vostro sito, solo un suggerimento: non vedo la data agli articoli, forse mi sbaglio… Se ce l’avessero -pur essendo temi sempre attuali- sarebbe un riferimento utile per capire quanto è recente il contributo. grazie
Assolutamente d’accordo…l’essere umano a bisogno di essere difeso nei suoi diritti fondamentali proprio quando è più debole ed indifeso come quando viene concepito naturalmente da un uomo e da una donna ed inizia il miracolo di un nuova vita nel grembo materno o si affaccia alla vita che Dio gli ha donato…come l’ha donata a tutti noi, con affetto Paolo