Parto anonimo Mai più bambini gettati nei cassonetti! Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 20 Giugno 2015 Nessun commento su Mai più bambini gettati nei cassonetti! di PUNTO FAMIGLIA Approvata alla Camera la proposta di legge in materia di accesso del figlio adottato alle informazioni sulle proprie origini e la propria identità. Il testo ora passa all’esame del Senato. Buono il risultato, per il presidente del Movimento per la Vita, Gian Luigi Gigli. Con 307 sì e 22 no, la Camera approva la proposta di legge in materia di accesso del figlio adottato alle informazioni sulle proprie origini e la propria identità. Il testo passa ora all’esame del Senato. Dopo una lunga discussione, prima nelle commissioni e poi in aula, il testo è passato quasi all’unanimità, pur trattandosi di una materia delicata, che richiede un adeguato bilanciamento dei diritti in gioco. Da un lato, infatti, si risponde al diritto del figlio di conoscere le proprie origini; dall’altro è necessario tutelare il diritto della madre, che ha partorito in anonimato. Con la nuova legge, si introduce un meccanismo che consente all’adottato non riconosciuto, attraverso i Tribunali per i minorenni, di far interpellare la mamma biologica per verificare se le cose siano cambiate e se vuole dare il suo consenso a rendere noti i dati. La mamma che non ha riconosciuto il figlio conserva il diritto a confermare l’anonimato, che nessuno può violare. «Il Movimento per la vita italiano saluta con favore l’approvazione alla Camera della nuova formulazione della proposta legge sul diritto a conoscere le proprie origini». Lo dichiara in un comunicato il presidente nazionale Gian Luigi Gigli. «È stato trovato a fatica alla Camera un difficile equilibrio tra diritti oggetto di tutela costituzionale, come quello all’identità personale da un lato e, dall’altro, quelli alla vita del nascituro e quello alla salute della donna nel momento del parto, senza considerare il diritto alla riservatezza». Gigli ha affermato: «La soluzione di equilibrio adottata tiene conto delle nostre preoccupazioni per un involontario aumento dei casi di aborto e di infanticidio, qualora fosse stato mantenuto senza modifiche il testo originario della proposta di legge». È stato evitato, conclude il presidente del Movimento per la Vita, «il rischio che possano involontariamente moltiplicarsi i dolorosi casi di bambini ritrovati fortunosamente, non tutti in tempo prima di morire in un cassonetto di rifiuti». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Gian Luigi Gigli, Movimento per la Vita, parto anonimo ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Educare all’amore, educare alla sessualità: i giovani ne hanno bisogno!