Oasi don Enrico Smaldone

Inaugurata ad Angri una casa famiglia dedicata a don Enrico Smaldone

Oasi don Enrico Smaldone

Nel cuore della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno è stata inaugurata l’Oasi don Enrico Smaldone per accogliere madri e gestanti in difficoltà. Un segno tangibile di carità nato nel seno della Fraternità di Emmaus e dedicata al sacerdote angrese che edificò nel 1949 la “Città dei ragazzi”.

È stata inaugurata venerdì 10 luglio l’Oasi don Enrico Smaldone ad Angri, nel cuore della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, un luogo per accogliere gestanti e madri in difficoltà. Ad aiutare le donne ad accogliere la vita e nel cammino verso l’autonomia sarà una famiglia: i coniugi Francesco ed Annarita Petrosino con i loro tre figli hanno allargato il loro cuore e spalancato le porte della nuova casa, benedetta dal vescovo, mons. Giuseppe Giudice, al termine della celebrazione eucaristica presieduta all’interno della Cittadella della Carità, il complesso in cui sorge l’opera. Un segno tangibile del carisma della Fraternità di Emmaus, il movimento ecclesiale nel cui seno sono nate cinque Oasi nella medesima diocesi e altre due in quella di Pompei: l’intreccio tra preghiera e carità, amore verso Dio e amore verso i fratelli più poveri in una precisa modalità, che è quella familiare. L’Oasi è dedicata al sacerdote angrese Enrico Smaldone, a cento anni dalla sua nascita. L’uomo nel secondo dopoguerra si spese senza riserve per accogliere bambini orfani e in difficoltà in un luogo particolarmente caro alla memoria diocesana: era il 10 luglio del 1949 quando pose la prima pietra della “Città dei ragazzi”. A distanza di 66 anni l’esempio di don Enrico – mai dimenticato – si traduce in uno spazio aperto all’accoglienza di madri fragili e da accompagnare. I lavori sono stati coordinati dalla Federazione Progetto Famiglia, attraverso il “Progetto Famiglia Accoglienza” e grazie alla generosità dei benefattori, che hanno creduto nel valore dell’opera.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.