La ricerca Autismo, aiutare i genitori nel momento dei pasti Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 22 Luglio 2015 Nessun commento su Autismo, aiutare i genitori nel momento dei pasti di PUNTO FAMIGLIA 1 bambino con sindrome dello spettro autistico su 2 seleziona gli alimenti in base a forma, colore e consistenza. Si tratta del problema della selettività alimentare: il team dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù sta seguendo uno studio per aiutare i genitori a seguire i figli nel difficile momento dei pasti. Oltre il 50% di bambini con sindrome dello spettro autistico seleziona gli alimenti in base a forma, colore e consistenza, rendendo i pasti momenti difficili da affrontare per i genitori, con conseguenze serie sul loro benessere e su quello familiare. Si tratta del problema della selettività alimentare, che interessa infatti 1 bambino affetto da autismo su 2. Riguarda circa il 30% della popolazione pediatrica generale. Un segmento di ricerca a cui ha dato un importante contributo il team del reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, con uno studio specifico, il primo a indagare le differenze tra bambini autistici con selettività alimentare e senza selettività. Il campione utilizzato riguarda 158 ragazzi tra i 3 e i 18 anni con sindrome dello spettro autistico, la metà dei quali con abitudini alimentari molto particolari. Nella ricerca sono stati coinvolti anche i genitori. Alla luce di quanto emerso dall’indagine, i ricercatori del Bambino Gesù stanno sviluppando nuove modalità di trattamento destinate alle famiglie con bambini autistici selettivi. La seconda fase dello studio punterà infatti sul “parent training”: una serie di tecniche comportamentali da insegnare ai genitori per prepararli a gestire il complicato momento dei pasti, far alimentare in maniera adeguata i figli e migliorare l’approccio al problema. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag alimentazione, autismo, Ospedale pediatrico Bambino Gesù ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco