Luigi e Zelia Martin

Perché sposarsi nel cuore della notte?

Notre-Dame di Alencon

13 luglio 1858: è mezzanotte e la chiesa di Notre-Dame di Alençon accoglie il “sì” di Luigi e Zelia. Perché sposarsi nel cuore della notte? Cosa ha spinto la santa coppia a scegliere le tenebre per sugellare il loro amore?

Sono diverse le ragioni che spingono Luigi e Zelia a fissare il loro matrimonio di notte. Elementi differenti che si intrecciano e ci aiutano a riscoprire il profilo umano dei genitori di Santa Teresa di Lisieux. Ricostruiamo i motivi di questa scelta con padre Thierry Henault-Morel, già parroco della chiesa di Notre-Dame di Alençon, storico e profondo conoscitore della vita dei Martin.

«Luigi ha un carattere schivo e insieme a Zelia costruisce una relazione improntata sin da subito all’amicizia e alla sobrietà. Al riparo da ogni invadenza, gli sposi si rifugiano nel silenzio dell’oscurità per legare le loro vite in un unico tralcio» spiega padre Henault-Morel.

Non si tratta di una decisione dettata unicamente dal desiderio di vivere con discrezione il momento delle nozze. Il matrimonio – celebrato con il rito della velatio – in quell’epoca non era inserito all’interno della celebrazione eucaristica. Dopo aver pronunciato i voti nuziali, probabilmente, gli sposi hanno voluto prepararsi spiritualmente insieme per accogliere Gesù Eucarestia durante la prima Santa Messa del giorno, celebrata all’alba.

«Sono stata a trovarla per la prima volta al suo monastero il giorno del mio matrimonio»: questo è uno stralcio della lettera che Zelia invierà qualche anno dopo alla figlia Paolina (4 marzo 1877) attestante che i novelli sposi raggiunsero Elena, la sorella di Zelia, subito dopo le nozze.

Continua a leggere l’intervista acquistando una copia di Famiglia Martin o abbonandoti alla rivista di spiritualità coniugale e familiare dedicata ai Beati genitori di Santa Teresa di Lisieux. www.famigliamartin.it




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1 risposta su “Perché sposarsi nel cuore della notte?”

“La notte porta consiglio” recita un antico detto. La notte dona anche respiro all’anima e la sua pace penetrante ci invita a comprendere che siamo uomini che sanno anche fermarsi. Per comprendere e valutare e assaporare nel giusto modo dobbiamo creare oasi di silenzio e di interiorità e di preghiera.Immagino questi giovani e bellissimi sposi davanti a Gesù nel silenzio della notte dove tutto è “magia” mentre guardandosi negli occhi offrono il loro oggi SANTO AMORE ai piedi dell’altare. Impariamo dai Martin a contemplare la vita guardando sempre verso il cielo per avere orizzonti più ampi, sperimentare la gioia di calarci in noi stessi e di considerare la nostra esistenza partendo da Dio. Vi invito ad abbonarvi a questa bellissima rivista perchè vi assicuro che tanti sono i momenti di riflessione e di spunto che questa Santa famiglia con genuina semplicità ci insegna fino a diventare un vero e proprio valido supporto ricco di esempi di aiuto per la nostra vita famigliare e matrimoniale.

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