“La prima carità è in famiglia” ha affermato mons. Francesco Nolè, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, in occasione del novenario celebrato in onore della Madonna del Pilero, patrona della città.

«La prima carità, il primo amore, la prima accoglienza è quella reciproca in famiglia e nel presbiterio». Lo ha detto mons. Francesco Nolè, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, in occasione della Messa celebrata in Cattedrale durante il novenario in onore della Madonna del Pilerio, patrona della città.

«In famiglia bisogna accogliere anzitutto quelli della famiglia, a cominciare dai rapporti più difficili» ha proseguito il prelato parlando di “accoglienza in famiglia” e celebrando alla presenza dei preti giovani della diocesi. L’arcivescovo ha esortato i fedeli e i presbiteri a seguire l’esempio del Maestro che «si ritira nel deserto» per «trovare un momento di interiorità, di contatto diretto con il Signore: un momento di preghiera, di una buona lettura, di comunione fraterna, in famiglia, con gli amici, magari con un malato o una persona che ha bisogno». Mons. Nolè ha invitato i presenti a riscoprire il valore del silenzio per ascoltare la voce di Dio: «Spesso abituati come siamo al chiasso, alle sollecitazioni esterne che sono sempre più insidiose abbiamo paura di stare da soli», per questo «occorre recuperare l’abitudine al silenzio, alla meditazione, alla contemplazione, strada da percorrere perché l’accoglienza si concretizzi».