Calo demografico

Per il Mezzogiorno è sempre più crisi

Mezzogiorno_d'Italia

di Ida Giangrande

Calo demografico e crollo del Pil, sono questi i dati emersi dal Rapporto Svimez 2015 riguardante la situazione del Mezzogiorno d’Italia, presentato ieri alla Camera dei deputati.

Crollo demografico e del Pil per il Mezzogiorno. È quanto emerge dal Rapporto Svimez 2015, presentato ieri alla Camera dei deputati, con l’intervento della presidente Laura Boldrini, autorità di governo e uomini di cultura. Nel 2014 la popolazione meridionale è diminuita di altre 20mila unità per effetto delle migrazioni verso il Nord e verso l’estero e per il calo delle nascite. Tra il 2001 e il 2014 sono emigrati da Sud a Nord oltre 1 milione e 667mila meridionali, a fronte di un rientro di 923mila: la perdita di abitanti è stata di 744mila persone. Tra i dati più preoccupanti, il segno negativo che il Pil meridionale registra per il settimo anno consecutivo: nel 2014 è calato dell’1,3% (dimezzando la caduta dell’anno precedente che fu del -2,7%).

Lo Svimez – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – denuncia con la relazione che accompagna il rapporto che mentre la crisi al Centro-Nord sembra attenuarsi, al Sud è rimasta forte con divari occupazionali, di reddito e di consumi molto accentuati. «Continua la caduta degli investimenti – si legge a conclusione del testo – col risultato molto pesante che dal 2008 al 2014 sono crollati del 38% nel Mezzogiorno e del 27% nel Centro-Nord».




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