Fecondazione assistita

Fecondazione assistita: una sentenza che fa avanzare la cultura dello scarto

(Foto: © digitalbalance - Fotolia.com)

Sentenza della Corte Costituzionale: illegittimo l’articolo che vieta la selezione di embrioni affetti da malattie genetiche. Cade un altro caposaldo della legge 40.

Con la sentenza 229/2015 la Corte Costituzionale ha eliminato il divieto di selezione degli embrioni e della relativa sanzione penale sanciti, rispettivamente, dalla lettera b del comma 3 e dal comma 4 della legge 40/2004 che disciplina le tecniche di procreazione medicalmente assistita. “Comprendiamo il dolore e la sofferenza di tutte le coppie portatrici di una malattia genetica – commenta Paola Ricci Sindoni presidente dell’associazione Scienza & Vita, – ma purtroppo siamo certi che una volta stabilito per sentenza, e al massimo grado, che è possibile selezionare gli esseri umani in base alla perfezione della loro mappa genetica, le storture saranno inevitabili e andranno nella direzione della massima discriminazione verso i disabili”. Per il Presidente del Movimento per la vita italiano Gian Luigi Gigli con la sentenza odierna “la cultura dello scarto compie un altro passo avanti in Italia”.




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