Omofobia

Omofobia: in Italia possiamo davvero parlare d’emergenza?

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Omofobia: un rapporto OSCE smentisce l’emergenza sociale di crimini contro omosessuali. Durante l’anno 2014 in Italia si contano 27 hate crimes contro persone LGBT su un totale di 596 casi. Meno dei crimini xenofobici, razzisti o anti-religiosi.

Il rapporto recentemente pubblicato dall’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) sugli Hate Crimes (crimini d’odio) in 46 Stati, soprattutto europei, contribuiscono a smentire ciò che molte associazioni LGBT e organi di stampa continuano a ripetere rispetto a una presunta emergenza omofobia nel nostro paese. I crimini contro le persone LGBT sarebbero diffusi in modo allarmante in Italia.

“Benché non si possa dire che il rapporto dell’OSCE ci fornisca una conoscenza totalmente esauriente del numero di casi di crimini d’odio,– ha dichiarato Alessandro Fiore, portavoce di ProVita Onlus – l’ordine di grandezza dei numeri (27 hate crimes contro persone LGBT su un totale di 596 casi, durante l’anno 2014 in Italia, meno dei crimini xenofobici, razzisti o anti-religiosi) corrisponde a quello fornito da fonti nazionali come l’OSCAD e lo stesso Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali. È quindi disonesto pretendere legislazioni speciali o focalizzare l’attenzione mediatica quasi esclusivamente su un certo tipo di crimine che, per quanto possano essere drammatici i singoli casi, nel complesso non conosce una diffusione allarmante nel nostro paese”. Altro dato degno di interesse che si ricava dal rapporto dell’OSCE è la diffusione di crimini fondati sull’odio religioso (153 hate crimes registrati dall’OSCE durante il 2014 in Italia), non solo contro le minoranze, ma anche contro le maggioranze. Sulla questione si è espresso Mattia Ferrero, delegato per le attività internazionali dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani il quale ha dichiarato: “gli hate crimes contro le maggioranze, ad esempio fondati sull’odio verso la religione cristiana, vengono sottovalutati. Eppure i crimini motivati dall’odio contro i cristiani, principalmente gli atti di violenza contro luoghi di culto, rappresentano un numero molto significativo, comparabile, e qualche volta superiore, a quelli fondati sull’odio verso altre religioni”.




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