Briciole di Vangelo - Il commento al Vangelo di don Silvio Longobardi

17 Dicembre 2015

Come seme nella terra

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (1, 1-16)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

 

Il commento

Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli” (1,2). Il brano biblico appare a prima vista un catalogo monotono e arido, un lungo elenco di nomi legati dal verbo generare che qui ricorre 40 volte! In realtà esso è una splendida sintesi della storia della salvezza in quanto richiama le tappe fondamentali: Abramo, la svolta davidica, il tempo dell’esilio, la nascita di Gesù. Si  tratta naturalmente di una sintesi teologica e non di una ricostruzione storica. Ad una lettura più attenta della storia d’Israele l’elenco appare infatti “incompleto, impreciso, approssimativo” (Ortensio da Spinetoli). Ma la preoccupazione principale di Matteo è quella di sottolineare, fin dalle prime battute del suo Vangelo, che la vicenda umana di Gesù si inserisce pienamente nella storia del popolo eletto: “Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo” (1,1). È Lui il germoglio che “spunterà dal tronco di Iesse” (Is 11,1); il “virgulto” cresciuto “come una radice in terra arida” (Is 53,2).

La storia salvifica di Dio entra nella storia umana e sembra quasi nascondersi in essa. Nelle pieghe della storia Dio costruisce il suo progetto e orienta ogni cosa verso la pienezza del tempo in cui il Verbo si fa carne. La nascita di Gesù costituisce il compimento di una storia di salvezza, il punto di arrivo di un lungo e tortuoso cammino. In questo testo troviamo un duplice e complementare annuncio: da una parte l’evangelista non teme di ricordare che questa storia è segnata dal peccato dell’uomo; e dall’altra ricorda che essa trova il suo culmine nella venuta del Verbo, grazie al sì di una donna, la più umile ed eccelsa tra le creature: “Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo” (1,16). Il prologo di Matteo è un’icona della nostra vita, fatta di tante cadute ma anche segnata da un amore provvidente di Dio che guida ogni uomo al pieno compimento. Rileggendo la nostra vita, apriamo il cuore alla lode per tutte le grazie ricevute e chiediamo la grazia di rinnovare, con maggiore consapevolezza e docilità, la nostra fiducia in Dio Padre.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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