Nozze gay Slovenia, vince la volontà popolare: no a nozze e adozioni gay Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 23 Dicembre 2015 Nessun commento su Slovenia, vince la volontà popolare: no a nozze e adozioni gay di PUNTO FAMIGLIA Slovenia: no alle nozze e alle adozioni gay. Una legge sul matrimonio tra omosessuali era stata approvata nel marzo scorso, ma domenica un referendum popolare l’ha abrogata. Una lezione morale al resto dell’Europa e al mondo intero. È successo domenica 20 dicembre 2015, i cittadini sloveni si sono espressi attraverso un referendum abrogativo sui matrimoni omosessuali. Il risultato è stato inequivocabile: 63% per l’abrogazione della legge contro il 37%. Lo scorso mese di marzo il Parlamento aveva approvato una normativa che regolava le unioni tra omosessuali. La Slovenia era divenuta così il 13esimo Paese dell’Unione europea, il primo dell’Europa dell’est, ad aver approvato i matrimoni e le adozioni omosessuali. La legge era passata con 51 voti a favore e 28 voti contrari. Già poche ore dopo il voto favorevole del Parlamento però numerose associazioni familiari, insieme all’opposizione di centro-destra e alla Chiesa cattolica si erano mobilitate per raccogliere le firme necessarie al fine di indire un referendum abrogativo delle legge in questione. L’iniziativa popolare aveva registrato numeri da record. In meno di quattro giorni, le firme raccolte erano oltre 40mila, diventate poi 80mila in una sola settimana. Un risultato inatteso, considerando che la Slovenia non arriva a 2milioni di abitanti. Il referendum è stato poi bocciato dall’Assemblea nazionale con 53 voti contrari e 21 favorevoli, ma il popolo non è rimasto inerme alla decisione. L’associazione Za Otroke Gre (Per i Bambini) ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale e i giudici hanno decretato che il voto del Parlamento, non possedendo la capacità di decidere sulla costituzionalità degli affari nazionali, non fosse valido è stato quindi autorizzato lo svolgimento del referendum. “La Corte ha agito in nome del popolo e non in nome dell`élite”, ha commentato l’associazione Per i Bambini, si è così giunti al referendum abrogativo di domenica scorsa che riferisce il desiderio di una schiacciante difesa della famiglia naturale. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag adozioni gay, Matrimonio omosessuale, referendum, Slovenia ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia” Federazione “One of us” a Bruxelles, per ricordare valore della vita dal concepimento “I giovani e la fede”: presentata all’ateneo Santa Croce un’indagine internazionale su otto paesi Papa Francesco: invidia e vanagloria “vanno a braccetto”