Vergine Maria

1 Gennaio 2016

Il silenzio di Maria

di don Silvio Longobardi

Lc 2, 16-21 – “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (2,19). Oggi, primo giorno del nuovo anno, vogliamo contemplare il silenzio di Maria e chiedere la grazia di custodire le parole per dare spazio all’eterna Parola. Oggi vi propongo una preghiera.

Dopo la fatica del parto, dopo le voci dei pastori, tutto è avvolto nel silenzio. O Madre, Tu guardi il piccolo bambino che fra poco verrà circonciso, gli darete nome Ieshua, Dio salva. Arrivano i testimoni, tutto è pronto per il rito che segna l’appartenenza al popolo santo.

Tu non dici nulla, o Madre, ma dentro di Te vi è come una valanga di parole, eco delle antiche promesse che trovano ora il compimento. Guardi il tuo bambino con quello stupore che prende ogni madre quando stringe le braccia il suo bambino, ma Tu conosci il mistero che avvolge quel figlio, Tu sai che viene da lontano. Non sai nulla del suo futuro, non sai come e quando si manifesterà al mondo. Ma in questo momento non t’interessa, ti basta guardarlo, lo stringi tra le braccia. Tu sai bene che non è tuo, Tu sai che quel bambino è un dono per tutti ma in questo momento, almeno per ora, appartiene solo a Te.

Sono venuti i pastori, avevano torce che intrecciavano ombre e luci, i loro volti, bruciati dal sole, avevano uno sguardo che non sai descrivere, come se avessero ricevuto una nuova innocenza, proprio loro, abituati alla vita dura, sembravano ingenui come bambini. I pastori parlavano di una luce improvvisa e di voce angeliche. Forse è lo stesso angelo che è venuto da Te, ricordi, o Madre? Sì certo, ricordi molto bene quello che è accaduto quel giorno, nella piccola casa, lontano da occhi indiscreti. Come potresti dimenticare. Quelle parole sono scritte dentro di Te con inchiostro indelebile.

Nelle voci dei pastori trovano conferma quelle parole misteriose che Tu avevi ricevuto. Sì, è vero, Tu non avevi bisogno di conferme ma è bello lo stesso vedere quello che Dio opera. Tu, o Maria, non sei stupita di vedere i pastori. Nella casa di Zaccaria hai cantato quel Dio che “abbassa i potenti e innalza gli umili”. Tu sai che sono gli umili i primi a conoscere il mistero. Anzi, tu sai che solo i piccoli potranno capire e accogliere quel Dio che si presenta con il volto umile e povero di un Bambino.

Mentre gli angeli parlano, tu resti in silenzio. E mentre le loro voci si rincorrono e si intrecciano, come le nostre campane nei giorni di festa, tu pensi a tutte queste cose. Pensi che Dio opera in modo davvero misterioso. Se raccontassi la tua esperienza, chi ti crederebbe? L’angelo ha detto che questo figlio “sarà grande” ma i grandi di questo mondo non vengono alla grotta, non sanno neppure che Dio è venuto nel mondo. Tutto avviene nel nascondimento.

Anche Tu, o Maria, hai scelto di restare in silenzio. Hai compreso che sarà Dio a tracciare la strada. E Tu non chiedi altro se non di obbedire con prontezza. È questa la fonte nascosta di quella pace che inonda il tuo cuore e avvolge il tuo viso di una luce nuova che solo i poeti e gli artisti possono tentare di descrivere. Grazie, o Madre, per il tuo silenzio pieno di stupore, grazie perché hai accolto e generato la Parola che rischiara la storia dell’umanità e riempie di letizia la nostra vita. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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1 risposta su “Il silenzio di Maria”

Carissimo don Silvio,

non è sempre facile custodire il silenzio per dare spazio all’Eterna Parola.La nascita di un bambino è il momento di gioiosa festa. Battezzarlo per noi cristiani significa liberarlo dal male e renderlo parte della famiglia di Dio.

Tutte le donne tendenzialmente custodiscono le cose che amano in particolare i propri figli. La vera promozione della donna esige che sia chiaramente riconosciuto il valore del suo compito materno e familiare nei confronti di tutti gli altri compiti pubblici e di tutte le altre professioni.Non è facile oggi riconoscere il valore di tutto quello che fa una mamma e onorarlo, come non fu facile per Maria comprendere che quel suo “sì” a Dio sarebbe costato “fatica” e dolore . A Maria interessava stringere tra le tue braccia il suo bambino, sicura di essere forte e, come ogni mamma di lottare contro tutto e tutti pur nella consapevolezza che quel bimbo non era suo.

Diventare mamma è la più bella e fantastica delle esperienze per una donna, un’esperienza che solo se si vive si può comprendere pienamente.Maria ha vissuto una gravidanza avvolta nel mistero ma, come tutte le mamme cresce il suo bimbo, proteggendolo dal mondo.Vivendo le dimensioni del dono, cooperando in silenzio con il Creatore.

Maternità spirituale e fisica in un connubio celestiale si abbracciano. “Come è possibile? Non conosco uomo;afferma nel momento dell’Annunciazione. Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato Figlio di Dio.

Come i pastori contempliamo il Bambino nella culla, per ricevere una nuova innocenza;ritorniamo ad essere ingenui come i bambini…. è Natale ri-nasciamo con Gesù. Adoriamo quel Dio che: “abbassa i potenti e innalza gli umili” come cantò Maria nella casa di Zaccaria.

Quanti sono gli angeli del cielo? Secondo il libro di Daniele (7,10) sono “mille migliaia e diecimila volte diecimila”…sono lucciole dell’amore di Dio senza macchia, sono sommamente puri.

“Raramente ci rendiamo conto che siamo circondati da ciò che è straordinario. I miracoli avvengono intorno a noi, i segnali di Dio ci indicano la strada, gli angeli chiedono di essere ascoltati”.
(Paulo Coelho)

A te Maria l’angelo ha detto che questo figlio “sarà grande” ma i grandi di questo mondo non vengono alla grotta, non sanno neppure che Dio è venuto nel mondo. Tutto avviene nel nascondimento.

Tu, o Maria, hai scelto di restare in silenzio. Hai compreso che sarà Dio a tracciare la strada.

Impariamo da Maria ad essere uomini che sanno fermarsi. Lo spirito della nostra epoca, ci condiziona tutti, rendendoci spesso nervosi e affannati. Per poter comprendere e valutare nel giusto modo il mistero divino, dobbiamo creare oasi di silenzio, di interiorità e di preghiera; per sperimentare la gioia della nostra esistenza partendo da Dio.

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