CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

“Bisogna imparare a guardare la bellezza di Chiara”

1 Febbraio 2016

Chiara e Delfina

Chi non vuole commuoversi, non legga questa lettera che oggi pubblichiamo nel blog di don Silvio all’inizio di una settimana che sarà tutta dedicata alla riflessione sul tema della vita. La carità ha un solo volto, quello dell’amore gratuito e appassionato di una mamma che non aspetta la Giornata per la vita per celebrare la dignità di un figlio.

Cara Delfina,

tra pochi giorni celebriamo la Giornata per la vita, un appuntamento che, come di consueto, avrà una scarsa amplificazione mediatica, la vita dei bambini non ancora nati non interessa a nessuno. Sono bambini come tutti gli altri, lo dice l’esperienza e la ragione, lo conferma la scienza. Niente da fare. La Legge dice che possiamo sopprimerli se danno fastidio, cioè se non sono desiderati o sono ammalati. Per molti bambini nascere è come vincere un terno a lotto. A te, invece, la vita di questi bambini interessa. Eccome se interessa. Tu non aspetti la Giornata per accogliere e celebrare la vita. Quando hai generato la tua prima figlia avevi solo 21 anni. Altri bambini sono arrivati negli anni successivi. E tanti altri figli sono venuti ad abitare il tuo cuore a partire dal 1999, l’anno in cui, d’intesa con il tuo sposo, hai deciso di entrare in una casa famiglia e di aprirti all’accoglienza dei minori.

Chiara è arrivata qualche anno dopo, quando avevi già accumulato una discreta esperienza. Quando è venuta era solo un fagottino di carne, quaranta giorni appena. Una bambina affetta da idrocefalia, ti hanno comunicato dal Tribunale quando hanno proposto l’accoglienza. Ma dopo pochi giorni, hanno rettificato: si tratta di anencefalia. Una malattia ben più grave. Potevi rinunciare, se volevi. Ma tu hai risposto che la bambina era arrivata in quella casa e lì doveva rimanere. La gravità della patologia non misura l’accoglienza. Ed è cominciata l’avventura, una bella avventura anche se per gli altri era un calvario. Per te una nuova e bella avventura. In questi anni – sono passati ormai undici anni – quanti bambini sono passati per la casa famiglia? Tanti, tantissimi. E ciascuno con la sua storia. Ma Chiara è sempre lì. “Può vivere un anno, al massimo due”, avevano sentenziato i dottori. Ma la medicina non è una scienza esatta, procede per approssimazione. Ma la sua vita è anche il frutto della tua carità e di tutte le braccia che l’hanno coccolata e di tutte le mani che l’hanno accarezzata. E di tutte le preghiere che hanno scomodato gli angeli e i santi.

Tu non dimentichi nulla di questi anni. Non l’hai generata nella carne ma tu sai che il legame che crea appartenenza non nasce dalla carne ma dall’amore. Chiara ti appartiene e tu appartieni a lei. È tua figlia, un’altra figlia. Tu non dimentichi quei medici che, visitando la piccola, scuotevano la testa e dicevano che era solo un vegetale. Quella parola ti feriva, come la spada che Simeone ha annunciato a Maria. I medici conoscono bene i libri ma forse non sanno leggere nel cuore, si fermano all’apparenza. Sì, è vero, Chiara non può vedere né udire, non può parlare né camminare ma ha un’anima e un destino di eternità. E un giorno, correrà nei sentieri luminosi del Cielo con le ali degli angeli. E che dire di quell’infermiera che, pensando a te coma le madre naturale, ti disse: “Signora, non potevate pensaci prima?”. Si riferiva all’aborto. Tu non sai dire se conosceva bene il suo mestiere, certo non aveva ancora esplorato il capitolo della carità e non aveva mai letto quello in cui si parla della dignità della persona.

Tu invece non ti sei mai fermata all’apparenza. Un giorno, con una semplicità disarmante, mi hai detto: “Bisogna imparare a guardare la bellezza di Chiara”. Ed hai aggiunto: “Non è peso ma un dono. Grazie a lei comprendiamo che la vita è un dono tutto quello che ci sembra normale acquista valore e viene accolto come un dono”. Parlavi con una naturalezza che ha stravolto ogni ragionamento. Eravamo a telefono e io mentre ti ascoltavo, ho potuto piangere senza che alcuno mi vedesse.

Cara Delfina, in questi anni hai imparato a vedere Dio in ogni creatura e ogni evento nella luce di Dio. La tua carità è vera preghiera. Anche quando preghi non dimentichi la carità e tendi le braccia come per stringere i figli che Dio ti ha affidato, quelli generati nella carne e quelli che ti ha affidato la Provvidenza. Qualche giorno fa mi hai chiesto di aprire una casa proprio per accogliere questi bambini, quelli che non andranno mai in adozione. È una bella provocazione. Chiedo anche a te di pregare perché il Signore susciti persone capaci di amare con quella gratuità e passione che tu hai saputo testimoniare.

Ti ho scritto solo per ringraziarti e per dirti che in tutti questi anni la tua instancabile carità ha sostenuto la mia fede. Grazie a Colui che ci ha permesso di costruire una storia così bella.


Don Silvio Longobardi




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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23 risposte su ““Bisogna imparare a guardare la bellezza di Chiara””

Apprezziamo molto il tuo gesto,sei una donna molto forte e coraggiosa, perché non tutti sono pronti ad accettare una bambina in determinate condizioni,non tutti riescono a prendersi delle responsabilità del genere , crediamo che in queste situazioni bisogna avere molta fede e credere in Dio perché solo lui può darci la forza e la speranza di affrontare situazioni del genere . ma soprattutto bisogna AMARE molto .un bacio grande e speriamo di poter conoscere al più presto Delfina

Cara Delfina, sei una donna eccezionale!credo che Iddio ti abbia mandata sulla terra per poterci migliorare tutti con il tuo esempio. Grazie,grazie e ancora grazie per darci la possibilità di “aprire gli occhi”!

Parole che toccano il cuore e l’anima. La carità é vita ed esempio di ciò sei tu,Delfina. Continua verso la strada della Misericordia. Il Signore te ne sarà grato,sei portatrice della Sua parola insieme a chi ama ed a chi sostiene Chiara, perché lei é un essere speciale capace di far nascere dentro tutti noi un sentimento ed una ragione in più per dimostrare quanto sia meraviglioso il miracolo della vita. “L’amore veramente aiuta a vivere”
Grazie Don Silvio per questa testimonianza così bella,le nostre vite cambieranno.

Brava hai compiuto un bel gesto , hai dato una famiglia ad una bambina che ne aveva davvero bisogno. Hai una gran forza per affrontare i problemi, ci metti tanto amore ed è proprio l’amore che colora la vita e la rende degna di essere vissuta. Continua ad amare ed a prenderti cura degli altri, perché l’amore è l’unica cosa che non si rimpiange mai. Abbiamo il desiderio di conoscere presto te e Chiara affinché tu ci insegni ad affrontare la vita con forza ed amore.

Un bellissimo gesto fatto con il cuore brava ti auguro tanta felicità speriamo di conoscerti presto non è facile trovare persone buone e sensibili come te la storia di Chiara ci ha toccato profondamente un bacio e speriam9 di piterla conoscere presto.

Cara Delfina, siamo dei ragazzi di 17 anni, siamo molto commosse della scelta che ha fatto. Nessun essere umano merita di morire perché la vita é un qualcosa di unico. Vi auguriamo

Cara Delfina, siamo dei ragazzi di 17 anni, siamo molto commosse della scelta che ha fatto. Nessun essere umano merita di morire perché la vita é un qualcosa di unico. Speriamo di conoscervi presto.Vi auguriamo tanta fortuna e felicità.

Cara Delfina
Ho letto la tua storia ed e stato molto commovente che esistano persone come te capaci di compiere gesti così altruisti. L’accoglienza di Chiara ci fa capire che l’amore è un sentimento così forte capace di far superare ogni ostacolo,e così è stato per la piccola Chiara che grazie al tuo amore è riuscita ad arrivare fin quì.Desideriamo conoscere te e la piccola Chiara per farci raccontare come hai gestito e affrontato questa situazione che altre persone non avrebbero avuto il coraggio di affrontare.

Cara signora, ho letto la vostra storia.. ho compreso che ci sono realmente persone che hanno un grande cuore, ma soprattutto ringrazio questo sacerdote, don silvio, che si interessa in modo particolare di queste problematiche che fanno parte della quotidianità e della vita familiare, che con una determinata sensbilita’ trova sempre parole adatte e di conforto. Mi piacerebbereste incontrare Chiara e la signora Delfina, speriamo di vederci presto.

Dopo aver letto l articolo ho capito che davvero esistono perone con un amore infinito come delfina…..ci vuole davvero un grande coraggio e un grande cuore per curare una bambina come chiara…

Cara Delfina,
Abbiamo letto ciò che hai fatto per amore di chiara ed è stata davvero in gamba.
Purtroppo però non può vivere la sua vita come una bambina normale, ma nonostante questo tu l’hai accettata pur sapendo ciò e hai deciso di affrontare il destino in questo modo.
Poniamo grande fiducia e sostegno verso Chiara.Buona fortuna.

In classe abbiamo letto questa toccante lettera scritta da don Silvio Longobardi. Ho compreso che esistono persone buone e caritatevoli come Delfina che in una situazione così difficile afferma che la piccola Chiara:”Non é un peso ma é un dono”. É proprio vero l’amore costruisce relazioni uniche ed i figli sono di chi li cresce e non di chi li partorisce. Spero di poter conoscere presto sia Chiara che Delfina che sono un grande esempio di amore caritatevole.

“Bisogna imparare a vedere la bellezza di Chiara”, sono proprio vere queste parole.
Ringrazio di cuore Don Silvio per aver scritto queste parole che toccano davvero il profondo del cuore, e sono stracolme di verità. Accettare nonostante tutto questa piccola bambina, è stato un gesto impagabile! È incredibile vedere che oggi giorno si trovano ancora persone così nobili di cuore, è molto difficile in quest’era. È stato davvero un gesto pieno d’amore e di bontà, perchè accogliere a braccia aperte queste anime non del tutto “normali”, e prendersene cura con così tanto amore e affetto..beh, è stupendo. Accoglierli come se fossero tutti figli carnali..un gesto che avrei assolutamente compiuto anch’io!
Un giorno mi piacerebbe davvero conoscere Delfina, complimentarmi con lei di persona, dirle che è stata davvero un “eroina” e una persona che Dio ripagherà per tutto il suo buon senso, dandole gioia di vivere e soddisfazioni. Poi mi piacerebbe conoscere Chiara..una bambina così forte e che è riuscita ad andare avanti.
Davvero non so se queste parole riescono ad esprimere ciò che voglio intendere! Delfina è una persona davvero speciale! Chiara anche lo è!
Non mi resta che dire “Complimenti!” solo perchè non ho parole per esprimere come sono fiera di questi gesti!
Che la vita vi sorrida,sempre.

Cara Delfina,
Per noi sei una donna da ammirare perché hai dedicato la tua vita ad aiutare il prossimo. Non è facile trovare persone come te . Hai una grande forza tanto quanto il tuo cuore . La storia di Chiara ci ha toccato tanto perché ci vuole davvero tanto amore e tanto coraggio per affrontare la situazione di questa ragazzina . Per fortuna Chiara ha trovato una persona bella dentro come te , ed è per questo che proviamo tanta stima nei tuoi confronti e auguriamo il meglio a te e a Chiara perché ve lo meritate davvero ❤️❤️

In classe abbiamo letto questa lettera che ci ha per un attimo fermato il respiro e ci ha fatto riflettere sull’importanza della vita. Tutti i genitori vorrebbero che i figli nascano sani e che riuscissero a progettare il loro futuro, senza il timore che un giorno o l’altro possano lasciare questa vita definitivamente. Per molti può sembrare un enorme ostacolo, che quasi nessuno riesce a superare, quello di avere figli con malformazioni o malattie che possano distruggere l’intero equilibro e felicità della famiglia, quindi è da apprezzare e ammirare l’enorme coraggio e cuore di questa donna che ha dato tutto di sé pur di far stare bene gli altri.Noi crediamo che tutti debbano prendere esempio da questa donna che con il suo coraggio a conquistato il mondo e ci ha dato la speranza che c’è ancora un filo di luce in questo buoio eterno che ci circonda.

Cara Delfina,
Oggi in classe abbiamo letto l’articolo riguardo la tua storia e ci siamo commossi molto . ci fa piacere che al mondo esistano donne forti come te .La storia di chiara ci rende consapevoli che siamo molto fortunati , non é facile accettare una bambina come chiara che era destinata,per la scienza ,a morire ,ma grazie alla forza del tua amore oggi chiara continua a vivere . Grazie per averci insegnato a non perdere la speranza e a continuare ad amare anche nei momenti più difficili. Grazie anche a Don Silvio che ha condiviso questa storia e ci auguriamo di poter far visita sia a Delfina che a Chiara .

Crediamo che l’amore che ha dimostrato questa donna, sia stato immenso, oltre anche l’immaginazione, e che sia un notevole esempio da seguire. Molti di noi difronte tale situazione, si sarebbero arresi alle prime difficoltà. Ogni genitore desidererebbe avere un figlio sano ed eccellente, ma solo i veri genitori accettano i figli per quello che sono e li crescono con vero amore. Ti ringrazio Delfina per la tua testimonianza, e che essa possa far riflettere molti di noi.

“Il legame che crea appartenenza non nasce dalla carne ma dall’amore ” .Condivido pienamente questa affermazione ,infatti, nella vita l’amore é una cosa essenziale. Il nostro sentimento nei confronti di Delfina é di ammirazione e soprattutto é una persona da prendere come esempio. Mi ha colpito particolarmente l’affermazione di Don Silvio riguardo Chiara in quanto la sua vita é il frutto della carità,delle braccia che l’hanno coccolata e le mani che l’hanno accarezzata. Concludiamo riallacciandoci sempre al tema dell’amore dicendo che l’affetto é la cosa migliore che qualsiasi persona possa ricevere nella propria vita

Fanno riflettere anche le parole di Don Silvio che scrive “La tua instancabile carità ha sostenuto la mia fede”. È bello pensare che un sacerdote che col suo ministero e con la preghiera guida una parte di Chiesa, abbia trovato sostegno in questa straordinaria donna.

Questa storia ci ha particolarmente colpite e affascinate…purtroppo o per fortuna anche la medicina può commettere degli errori. L’errore piu grande però sarebbe non accettare ed accogliere un piccolo angelo dunque proviamo stima e gioia nei confronti di chi ha deciso di accogliere e di combattere al suo fianco.

Cara Delfina sei una donna molto buona,Chiara è molto fortuna ad avere te come tutore.Questa bambina non puó essere descritta come una bambina malata,non é neanche un peso;anzi lei è una bambina molto speciale,è un dono,un angelo sceso dal cielo (e sinceramente non capisco l’abbandono dei suoi genitori).
Non arrenderti mai,combatti sempre per questo piccolo angelo che è tra noi,per insegnarci ad essere più buoni e a ad avere più fede in Dio.

Il Signore opera prodigi e rivela la sua tenerezza attraverso persone come Delfina che accolgono con amore immenso e come dono di grazia dei bambini con problematiche gravissime quali quelle di Chiara.
L’amore, che ha la sua sorgente nel cuore di Dio, è una potenza che sa fare miracoli.
Esempi come quelli di Delfina aiutano a riflettere sul senso vero della vita, sulla grande dignità di ogni persone e sulla nostra responsabilità di rendere il mondo un po’ più buono: ognuno secondo le sue possibilità e il posto che occupa. Grazie.

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