Vita consacrata

“Per un consacrato la gioia non è una possibilità ma una responsabilità”

Rosario

Più di 4.000 consacrati e consacrate, appartenenti alle diverse forme di vita, sono arrivati a Roma da ogni parte del mondo per partecipare al grande evento conclusivo dell'Anno della Vita Consacrata, che si conclude oggi 2 febbraio.

Il tema del Convegno è stato: Vita consacrata in comunione. Il fondamento comune nella diversità delle forme. Un appuntamento nel quale si sono alternate giornate di incontro, veglie di preghiera, tempi per ritrovarsi e approfondire lo specifico di ciascuna forma, con uno sguardo profetico verso il futuro. La sollecitazione più bella emersa,  è la necessità di vivere la comunione riscoprendo l’unica chiamata nella diversità delle forme (Ordo Virginum, vita monastica, Istituti apostolici, Istituti secolari, nuovi Istituti e nuove forme di Vita consacrata), e iniziare insieme il cammino nel grande Giubileo della Misericordia che consegna ancora una volta a tutti i consacrati il mandato specifico della loro vocazione: essere volto della misericordia del Padre, testimoni e costruttori di una fraternità autenticamente vissuta.

“Le beatitudini sono cammino verso una vita piena e felice, qui ed ora” – ha detto nell’omelia della veglia di preghiera che si è svolta a San Pietro il 28 gennaio, S.E.R. Mons. Carballo, OFM, Arcivescovo Segretario CIVCSVA – “Per un consacrato la gioia non è una possibilità ma una responsabilità. Se pensiamo che Dio può colmare i nostri cuori e renderci felici; se crediamo che i fratelli e le sorelle che Dio ha posto accanto a noi sono un suo regalo (…) allora non possiamo privare il mondo del dono della gioia in Cristo”.

Il Convegno si concluderà oggi con il pellegrinaggio giubilare nella mattinata e oggi pomeriggio con la Celebrazione eucaristica per la XX Giornata Mondiale della Vita Consacrata presieduta dal Santo Padre Francesco.




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