Briciole di Vangelo - Il commento al Vangelo di don Silvio Longobardi

7 Febbraio 2016

Nel momento meno opportuno

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Il commento

Non abbiamo preso nulla” (Lc 5,5): nelle parole di Pietro possiamo leggere l’immagine della condizione umana. Anche l’impegno più generoso – “abbiamo faticato tutta la notte” – non produce i frutti sperati. Quante volte l’uomo sperimenta la sua impotenza dinanzi ad eventi che non può prevedere né gestire. E quante volte è costretto a riconoscere di non essere capace di trovare da solo la via della felicità. Può cercare e trovare il piacere ma la gioia … quella non è capace di fabbricarla con le sue mani. L’uomo è diventato capace di allungare di giorni la vita ma non sa come riempire di vita i giorni dell’esistenza. Pietro ha tanti buoni motivi per essere deluso. Eppure accoglie l’invito di Gesù: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca” (5,4). È una parola che giunge nel momento meno opportuno, quando la stanchezza e l’amarezza dettano legge. Non poteva attendere Gesù? Lui non segue i canoni della ragionevolezza ma quelli dell’amore. La sua parola apre un orizzonte nuovo, imprevedibile e forse anche incomprensibile agli occhi di un esperto pescatore. Eppure Pietro si fida: “Sulla tua parola getterò le reti” (5,5). In questo gesto c’è il passaggio decisivo della fede: credere significa permettere a Dio di illuminare la nostra mente e di orientare i nostri passi. La Parola di Cristo permette di sperimentare una pienezza che l’uomo non potrebbe raggiungere con le sue forze, come testimonia il racconto evangelico: “presero una quantità enorme di pesci e le reti quasi si rompevano”(5,6). Quelle reti sono l’immagine di un’esistenza rischiarata dalla luce del Vangelo: chi si fida di Dio riceve amore e gioia in abbondanza. Le reti che si rompono e le barche che sembrano affondare annunciano che il dono di Dio supera ogni umana attesa. Nel racconto evangelico possiamo intravedere quella pienezza di vita che i santi hanno ricevuto con abbondanza e donato con larghezza. Si sono fidati di Dio. Per questo, a distanza di secoli, la loro testimonianza non smette di portare frutti. Oggi chiediamo la grazia di non misurare le scelte con la fatica ma con la Parola per imparare a gettare la rete, ogni giorno e fino all’ultimo con la stessa speranza del primo giorno.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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