DDL Cirinnà La maggior parte degli italiani dice no alle adozioni gay Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 20 Febbraio 2016 Nessun commento su La maggior parte degli italiani dice no alle adozioni gay di Gabriele Soliani Un dato provato ma purtroppo ignorato sia dal Governo sia dai media. Perché? Per paura di perdere voti? Per non sembrare arretrati? Una cosa è certa: Renzi ci ricorderemo! Alla data del 16 febbraio 2016, giorno in cui al Senato è iniziata la votazione sul ddl Cirinnà, i sondaggi da nord a sud dell’Italia e su varie testate giornalistiche non lasciano dubbi sulla contrarietà alle adozioni gay e non solo. Nel sondaggio de “La Stampa” i “no” raggiungono ben il 59%; su “OggiTreviso” il 58% dei votanti si è dichiarato favorevole al matrimonio tradizionale tra uomo e donna; su “La Gazzetta di Parma” il 60% dei votanti ha espresso la propria contrarietà rispetto alle adozioni gay; su “Libero” il 61%; su “Foggiatoday” con il 66% di contrarietà alle unioni civili. “L’Adige” rivela che il 53% dei suoi lettori sono contrari alle unioni civili, mentre “Gonews” rileva il 60% di pareri contrari sia alle unioni civili che alla stepchild adoption. I risultati più imponenti giungono dal 61% di voti contrari alla maternità surrogata registrato sul “Il Corriere della Sera“; il 66% e 68% di “no” totalizzati da “Sondaggi.fanpage” rispettivamente per le adozioni gay e le unioni fra persone omosex. Il risultato più inaspettato e sbalorditivo è quello con il 63% di contrari alle unioni civili riportato da “Il Fatto Quotidiano“. Anche il noto “Studiocataldi.it“, sito giuridico specialistico dei professionisti del diritto, registra l’80% di voti contrari al DDL Cirinnà. Questa contrarietà del mondo del Diritto ha un notevole peso specifico perché proviene dagli “addetti ai lavori”. Ma Renzi, il suo Governo e quasi tutti i Telegiornali continuano a proclamare che è una legge che …. “milioni di italiani” aspettano da anni. È una lunare bugia portata avanti con ostinazione laicista e col timore di sembrare arretrati e di perdere voti. Voti che forse perderà ugualmente nel segreto dell’urna elettorale. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag adozioni gay, ddl Cirinnà, Matteo Renzi, unioni civili ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia” Federazione “One of us” a Bruxelles, per ricordare valore della vita dal concepimento “I giovani e la fede”: presentata all’ateneo Santa Croce un’indagine internazionale su otto paesi