Tempo di Pasqua in famiglia

31 Marzo 2016

31 Marzo 2016

Come mai io sono altrove?

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,35-48)
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Il commento

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro” (24,36). Siamo a Gerusalemme nelle ore immediatamente successive alla resurrezione. I discepoli di Emmaus sono tornati in fretta nella città santa per raccontare agli apostoli la loro esperienza e scoprono che anche Pietro ha incontrato il Signore  (24, 34-35). Possiamo immaginare il clima di quelle ore: la gioia entusiastica di alcuni mescolata ai dubbi tenaci di tanti altri, i racconti degli uni e le domande degli altri. È un clima emotivamente molto intenso. In questo contesto appare il Nazareno, l’evangelista lo presenta così: “Gesù in persona stette in mezzo a loro” (24,36). Non ha bisogno di bussare, non ha bisogno di permessi, entra con naturalezza, s’intrufola nella casa e nei pensieri come un amico di lunga data. In fondo è questa la bella notizia della Pasqua: Gesù è risorto e si fa vedere, accompagna i timidi passi della comunità apostolica, entra nelle case anche quando non lo invochiamo. Si realizza così la parola del profeta: “Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, / mi feci trovare da chi non mi cercava” (Is 65,1). La sua venuta è sicura, la sua presenza è certa. I discepoli invece non sono ancora pronti, non tutti. Il racconto delle apparizioni non ha rischiarato l’orizzonte, non ha eliminato i dubbi, ci sono ancora tante resistenze. Gesù viene ma per parlare al cuore deve trovare una porta spalancata. E invece, quella sera, egli incontra una comunità ancora chiusa. Luca la descrive così: “Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma” (24,37). Non è proprio una bella accoglienza.

Tante volte dubitiamo di Dio, abbiamo l’impressione che sia lontano. E invece … dovremmo dubitare di noi. “Mio Dio se tu sei dappertutto, come mai io sono sempre altrove?”, scriveva con la sua fede ingenua Madeleine Delbrêl (1904-1964). Oggi chiediamo la grazia di coltivare l’attesa, sapendo che, in modo imprevedibile, Dio viene e si manifesta. Che in quell’ora, certa e misteriosa, Egli trovi porte aperte per seminare parole capaci di aprire orizzonti nuovi e dare slancio al nostro quotidiano impegno.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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