Embrione ”L’embrione ha una sorprendente capacità di correggersi” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Aprile 2016 Nessun commento su ”L’embrione ha una sorprendente capacità di correggersi” di Gabriele Soliani Dall’esperienza personale della ricercatrice britannica di Cambridge, la dott.ssa Magdalena Zernicka-Goetz, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature Communications” lo studio sulla capacità che l’embrione ha di riparare gli errori genetici. Le anomalie dell’embrione all’inizio del suo sviluppo non sono obbligatoriamente il segno di un possibile difetto alla nascita, come la sindrome di Down. Infatti le cellule anormali possono essere eliminate e sostituite da altre sane “riparando” così l’embrione. Lo indica lo studio sui topi, per ora, coordinato proprio da Magdalena Zernicka-Goetz. La dott.ssa Zernika-Goetz scoprì di essere incinta del suo secondo figlio a 44 anni e facendo la villocentesi, l’esame che preleva alcune cellule dai villi coriali della placenta, vide che fino a un quarto delle cellule prelevate erano anormali. Allora anche il suo bambino aveva cellule anormali? Parlando con i genetisti la ricercatrice scoprì che si sapeva molto poco sul destino degli embrioni con cellule anormali. Non abortì. ”Per fortuna mio figlio è nato sano – ha detto la dott.ssa Zernika-Goetz- ma molte donne incinte sono in difficoltà al momento di scegliere sulla base dei risultati di test che non sono compresi ancora del tutto”. La “scelta” di cui parla la dott.ssa è l’aborto, o, come spesso vien detto, “se tenerlo o no”. Oggi infatti sono molte le donne che diventano madri a 40 anni e più, ed è quella l’età considerata più “a rischio” di avere figli con anomalie cromosomiche. In laboratorio i ricercatori hanno osservato che negli embrioni con metà delle cellule che mostrano anomalie, queste ultime sono sparite per morte cellulare programmata permettendo alle cellule normali di sostituirle e portando ad un embrione sano. Per questo Zernicka-Goetz rileva, avendolo provato su se stessa, che ”l’embrione ha una sorprendente capacità di correggersi. Anche quando metà delle cellule nei primi stadi di sviluppo sono anormali, l’embrione riesce a ripararsi completamente”. Gli embrioni hanno una capacità di riparare errori genetici maggiore di quanto si pensasse (fonte: Jim Swoger, Centre for Genomic Regulation, Barcellona). La notizia è veramente bella e rivela la grandezza della vita umana e il suo stupefacente sviluppo. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag embrione, Magdalena Zernicka-Goetz ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Trasmettere la fede ai figli? La mia vita cambiò quando iniziammo a pregare in famiglia A chi fanno paura i volontari della Vita? “Mamma, tranquilla, andrà tutto bene”: le ultime parole di Azzurra, morta per far nascere suo figlio Abbiamo invitato Gesù alle nozze. La parola ai giovani “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche L’istruttore di nuoto “ci prova”? Ottima occasione per ribadire fedeltà al proprio marito Studenti scapestrati in gita a Parigi pregano Maria: ottengono miracolo per il loro professore Gli sposi e la Torre di Babele. Parlare la stessa lingua nel matrimonio: quella di Dio Eutanasia a 28 anni: la “buona” morte di Zoraya affetta da sofferenza psichica “Farò di voi una benedizione”. L’annuncio nuziale