Tempo di Pasqua in famiglia

16 Aprile 2016

16 Aprile 2016

Quello che Tu vuoi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,60-69)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Il commento

I gesti che Gesù compie attirano la gente: “lo seguiva una grande folla perché vedeva i segni che egli compiva sugli infermi” (6,2). Poco dopo l’evangelista precisa che “erano circa cinquemila” (6,10). Dopo il miracolo dei pani si diffonde un entusiasmo popolare. Ma le parole di Gesù non convincono, anzi suscitano dapprima la diffidenza (6,30) e la mormorazione (6,41). E infine un esplicito rifiuto: “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui” (6,66). Non è solo una presa di distanza ma un distacco definitivo. Non una critica ma un abbandono. La folla numerosa … scompare. Non ci sorprende sapere che i giudei rifiutano la proposta del Rabbì galileo, non siamo stupiti neppure della folla che si allontana. Ci addolora invece conoscere la reazione negativa dei discepoli, quelli che avevano creduto in Lui (2,11). I gesti sono affascinanti, Gesù potrebbe cavalcare l’entusiasmo, come fanno i politici, dando alla folla quello che attendono. Egli invece annuncia un ideale che non corrisponde a ciò che sappiamo né a ciò che vogliamo sapere. L’evangelista riporta la motivazione dell’abbandono: “Questa parola è dura” [sklērós estin o lógos] (6,60). I discepoli attribuiscono alla Parola una durezza che in realtà appartiene al loro cuore. Il profeta Ezechiele aveva annunciato un tempo in cui lo Spirito di Dio avrebbe cambiato il cuore di pietra, dando un cuore di carne (Ez  36,26). Questo tempo è giunto.

Signore Gesù, insegnaci a non misurare la tua Parola con le nostre attese e donaci di rispondere alle tue attese. Metti nel nostro cuore una salutare diffidenza di noi stessi, ricordaci che siamo deboli e possiamo in ogni momento cadere. Fa’ che il tuo popolo, che tu hai acquistato a prezzo del tuo sangue (At 20,28) non segua la comoda via della mediocrità ma sappia restare nei sentieri ardui che tu hai tracciato con la tua vita. E quando ci assale il dubbio e lo scoraggiamento e la voglia di tornare indietro, preghiamo come ha fatto Madre Teresa di Calcutta: “Dio mio, per libera scelta e per amor Tuo, desidero restare qui e fare quello che la tua volontà esige da me”.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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1 risposta su “Quello che Tu vuoi”

Grazie Don Silvio
Grazie per questo Vangelo di salvezza, di rinnovamento e impegno nel seguire l’unica volontà possibile di cui ogni uomo ha davvero bisogno, sebbene si ostini a non riconoscerlo negli atti di tutti i giorni e nei comportamenti. La durezza della Parola di Nostro Signore Gesù Cristo, in verità, non solo scava e trascina via ogni peccato, ma dà forza, tempra e rinvigorisce da quella fragilità di cui siamo fatti. E spinge ed informa ogni nostra futura azione alla conservazione e crescita del Suo Regno, attraverso la relazione che Lui ci comanda di condividere col nostro Prossimo, che ci dà la possibilità di salvezza, insieme e nello stesso momento in cui cerchiamo questa relazione con lui, ossia quel Prossimo che incontriamo tutti i giorni – e quindi, con Lui – informandoci alla Sua Volontà. Forse è anche questo quel “pascere” che ci domanda: una volta che siamo certi della Fede in Cristo, la quale è anche e sempre testimonianza di quanto egli ha predisposto, amandoci – quel “conoscendoci” sempre da ringraziare – per noi e, quindi, rendendoci Suoi strumenti prediletti fra tante creature altrettanto benedette e immagine dell’Amore infinito con cui ha creato l’Universo – i Cieli, la Terra – . Simon Pietro, così come Madre Teresa sono l’esempio e l’immagine della riconduzione a Lui,’l’uno, testimoniando dell’immpossibilità di andare per altra strada ( e dopo 3 volte, simbolicamente, allontanamenti, cadute e dubbi dal Sommo Bene e dalla Via di Salvezza; l’altra, attraverso la Volontà rinnovata dall’ennesima tentazione è fragilità nella caduta, di “rimanere”, quasi a rinsaldare e riproporre la Sua esistenza, ancora una volta ed invocandone la presenza e – in ogni momento e per sempre – sulla strada tracciata ed indicata per noi, nel cammino verso la purificazione, la lotta col peccato, la liberazione dal male.
Entrambi, testimoniamo che, quando il Signore chiama, “esige”
È la nostra volontà è tale “solo e se” si attui secondo la Sua Volontà. Diversamente, è l’abisso e la sconfitta ad opera del peccato e del male.
Gloria a Dio ed a Nostro Signore Gesù Cristo per tutto ció, benedetta sia la Sua vita, la Sua Morte e la Sua Resurrezione, trionfi la Sua Parola e sia fatta sempre e solo la Sua Volontà. Amen

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