CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

“Fidati di Dio e Lui ti indicherà la strada”

18 Aprile 2016

Pino Cutolo

Pino, vedovo da alcuni anni, due figli, cerca di comprendere la volontà di Dio e interroga don Silvio su questo tempo di ricerca. “Mettiti in ascolto, raccogli le parole e i segni che Dio semina nella tua vita”.

Caro Pino,

mi trovo a Nazaret da qualche giorno, ospite dei Frati francescani. Sono al convento dell’Annunciazione, nel luogo dove è risuonato l’eccomi di Maria, dove il Verbo si è fatto carne. Sono venuto tante volte, sia in pellegrinaggio con tanti amici che in visita privata. Ma ritorno sempre volentieri per mendicare la luce nei luoghi rischiarati dalla Rivelazione.

Sto pregando anche per te, ho presente la tua lettera e il tuo desiderio di capire la volontà di Dio. Il fatto stesso di cercare la volontà di Dio – e di cercarla con quella rettitudine che tu hai – è già una grazia. Il buon Dio non ti può lasciare a lungo senza risposta, è Gesù che lo ha promesso: “Chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto”. Mettiti in ascolto, raccogli le parole e i segni che Dio semina nella tua vita, sono come tasselli di un mosaico che poco alla volta Dio compone. Verrà il momento in cui tutto sarà più chiaro. Nel frattempo, questo tempo di ricerca serve a purificare il cuore. Sant’Agostino scrive che il desiderio delle cose sante dilata il cuore e lo prepara ad accogliere la grazia che Dio vuole riversare con più abbondanza. Se Dio ti fa attendere, dunque, è solo per darti cose più grandi ancora.

Prega con Maria e impara da Lei a dire l’eccomi della fede e della carità. Vivi l’eccomi della ferialità, compi nel modo più eroico il tuo dovere di padre e fai del lavoro il luogo della testimonianza. Dove c’è Maria c’è anche lo Spirito, perciò l’eccomi attira lo Spirito. Dire eccomi vuol dire manifestare l’intima disponibilità a fare quello che Dio vuole. È lo Spirito santo che ti conduce, ti dona la grazia di vivere da figlio e scolpisce in te l’immagine del Figlio.

Il buon Dio non ci lascia a metà strada, non ci abbandona. Egli desidera portare a compimento in te l’opera che ha iniziato. A volte lo fa in modo imprevedibile. Lasciati interpellare. Vedo in te i germogli di una consacrazione. Per questo bisogna pregare con maggiore intensità. In questa linea puoi leggere anche il mio invito ad assumere un ministero nella vita ecclesiale, è un’esperienza che può essere molto utile per capire i progetti che Dio su di te. Ricorda che preghiera e servizio sono le due ali della vita cristiana.

Ho bisogno anch’io della tua preghiera e della tua amicizia. La certezza della propria vocazione non significa sapere come rispondere, giorno per giorno, alle attese del buon Dio, soprattutto quando si ha una responsabilità di accompagnare tanti fratelli. È un cammino da fare insieme. Ti abbraccio con affetto.

Don Silvio




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