Tempo di Pasqua in famiglia

22 Aprile 2016

22 Aprile 2016

Il nome di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-6)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Il commento

Io sono la via, la verità e la vita”: in queste parole c’è tutta la fede della primitiva comunità nella divinità di Gesù. Nessun uomo sano di mente può dire una cosa del genere. E nessun discepolo, per quanto devoto, avrebbe potuto inventare una definizione così radicale da apparire folle o … divina. È Gesù la via che conduce all’eterna gioia. La meta è oscura e troppo lontana. Quanti cercano la verità e non la trovano. Quanti coltivano desideri di bene ma non riescono poi a tradurli in un’esperienza di vita. Gesù non offre precetti, non invita a fare sforzi titanici, chiede semplicemente di seguirlo e di fidarsi di Lui. Così hanno fatto i primi discepoli. E così lungo i secoli tutti gli altri. Tutto questo, ricordiamolo bene, rimane nascosto nell’umiltà della condizione umana. Qui si manifesta la follia di Dio. Nel suo saggio sul mistero della Pasqua, Benedetto XVI spiega: “La resurrezione di Gesù, dal punto di vista della storia del mondo, è poco appariscente, è il seme più piccolo della storia”. Ma anche questo fa parte dei misteri di Dio: “il seme più piccolo è la cosa veramente grande” (Gesù di Nazaret, II, 275-276).

Condurre l’uomo all’incontro con Gesù. Questo è il compito fondamentale della Chiesa. Ed è il desiderio che deve ardere nel cuore di ogni discepolo. Il resto è opera Sua. Attraverso di Lui scopriamo la verità di Dio, egli annuncia – e manifesta con la vita – che il nome di Dio è Misericordia. E invita i discepoli a coltivare una straordinaria fiducia nei confronti di Dio Padre sapendo che nessuno è dimenticato da Lui. È questa la luce che permette di affrontare la vita e di custodire la pace. Qualunque cosa accada.

Se Gesù è la via, non ci viene chiesto altro se non di stare con Lui. L’amore non costringe nessuno. “Fa’ che non sia mai separato da Te”, ripete il sacerdote sottovoce, ogni giorno, prima di nutrirsi di Gesù Eucarestia. Sì, o Signore che niente e nessuno ci separi da te, via che conduce alla vita senza fine.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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