Divorzio

Figli del divorzio e conseguenze nell’adulto

(Foto: © Vasca - Fotolia.com)

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di Gabriele Soliani

Perdere un genitore per un bambino è una sofferenza, ma negli ultimi tempi, per avvalorare i motivi della separazione e del divorzio, si dice che i bambini soffrono “relativamente poco” quando un genitore esce dalla famiglia. Ovviamente questo lo affermano gli adulti.

Come per smorzare i sensi di colpa e per facilitare le politiche divorziste, si insinua di frequente che per i bambini è meglio il divorzio dei genitori piuttosto che i litigi. Oggi, dopo oltre quattro decenni dalla legge sul divorzio, ci si è resi conto invece che il divorzio danneggia i bambini più gravemente di quanto non faccia la morte dei genitori.

In uno studio del 2015 i ricercatori della Virginia Commonwealth University e quelli dell’Università di Tokyo affermano che la separazione dei genitori è un indicatore di psicopatologia decisamente più forte della morte dei genitori.

Lo studio si basa sul confronto degli effetti psicologici fra la morte dei genitori e la loro separazione-divorzio.

Gli studiosi hanno analizzato i dati raccolti tra il 1993 e il 1998 su 2.605 gemelli di sesso maschile catalogati nel Registro della popolazione della Virginia.

La ricerca ha cercato i collegamenti statistici tra la perdita dei genitori (sia la morte che il divorzio) e i sette disturbi psichiatrici gravi che portano a pericolo di vita nell’adulto e cioè la depressione, il disturbo d’ansia, le fobie, gli attacchi di panico, la dipendenza da alcol, l’abuso di farmaci e la tossicodipendenza. La conclusione è stata che la separazione dei genitori è associata ad una vasta gamma di psicopatologia in età adulta, mentre la morte dei genitori è stata specificamente associata con la fobia e la dipendenza da alcol. Sia la separazione materna che la paterna sono quasi equamente associate con la maggior parte delle forme di psicopatologia. Dunque il divorzio produce di gran lunga maggiori casi di psicopatologie della morte di un genitore.

Inoltre non c’è rilevante differenza tra i casi in cui il bambino resta col padre e quelli in cui resta con la madre (oggi la prassi dei giudici è dare la custodia dei bambini alle madri). Solo l’alcolismo in età adulta, fra le psicopatologie, è più frequente in coloro che sono stati abbandonati dalla madre.

Un aspetto importante che è emerso riguarda il perdurare nel tempo del trauma: il trauma per la morte dei genitori persiste per un tempo relativamente più breve rispetto alle conseguenze del divorzio.

La legge di uno Stato dovrebbe considerare il divorzio come “ultima ratio” invece di spingere per il cosiddetto divorzio breve o “express” perché il dolore dei bambini non è solo una spiacevole conseguenza.

La formula così bella e impegnativa del “prometto di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita” che i nubendi esprimono è una garanzia del loro amore, per i figli che verranno e per l’intera società.




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2 risposte su “Figli del divorzio e conseguenze nell’adulto”

IN QUESTE ULTIME SETTIMANE STO VIVENDO LA SITUAZIONE DI CUI SOPRA CON IL MIO PRIMOGENITO. IN EFFETTI, MI SONO SPOSATO GIOVANISSIMO, MI SONO SEPARATO DOPO SOLO 4 ANNI. APPENA SEPARATO MI HANNO CONSIGLIATO SOLO DI PENSARE AI FIGLI E ALLA LORO SICUREZZA. QUESTO L’HO FATTO PER 25 ANNI ED ANCORA OGGI NONOSTANTE ADULTI, SONO SEMPRE ATTENTO ALLA LORO VITA. IL MIO PRIMO FIGLIO CHE HA VISSUTO SEMPRE CON LA MADRE, OGGI A 27 ANNI STA REAGENDO NEL MODO SUDDETTO. NON SO ANCORA SE SI TRATTA DI DIPENDENZA PERO’ LA MADRE HA SCOPERTO CHE FA USO DI SOSTANZA STUPEFACENTI NON SAPPIAMO SE LEGGERI O PESANTI, DA QUESTO NASCE IL LITIGIO CON LA MADRE CHE LO METTE FUORI CASA. HO CERCATO DI PARLARGLI PER DIRGLI DEL MALE CHE COMPORTA QUESTA SOSTANZA E CHE NON E’ NECESSARIA, MA LUI MI HA RISPOSTO CHE E’ SOLO UNO SFIZIO CHE SI TOGLIE SOLO QUANDO GLI PARE HO QUANDO HA I SOLDI A SUFFICIENZA.
NONOSTANTE CIO’ NON TROVO IN LUI CATTIVERIA O FALSITÀ’. HO CERCATO DI INCITARLO A TROVARE UN LAVORO, MA SEMBRA CHE LUI PARTE SEMPRE DALL’ALTO E CHE OGNI LAVORO NON E’ MAI BEN RETRIBUITO, QUINDI NON VALE LA PENA SPORCARSI LE MANI.ORA NON SO COSA FARE SE CONTINUARE A SOSTENERE QUESTO MIO CONTROLLO OPPURE …………

Ciao Giovanni,
Sono una donna felicemente sposata e mamma di un ragazzino meraviglioso… ma veniamo al dunque. … all’età di 1 anno i miei genitori si sono separati le conseguenze negative sono state: l’insicurezza, l’abbandono, gli incubi notturni, rabbia, poca resa scolastica, stati d’ansia ma sopratutto sensi di colpa e la mancanza di fiducia verso me stessa e il prossimo, come potevo fidarmi di qualcuno se i primi a voltarmi le spalle erano stati proprio i miei genitori??? Scelte di relazioni e amicizie sbagliate, cambi repentini di lavoro e altra cosa fondamentale è stata il rifiuto verso di loro, non hanno mai cercato di entrare in empatia e di capirmi hanno sempre criticato il mio operato…devi fare così…, come ti comporti non va bene etc etc..
Poi fortunatamente ho iniziato a valorizzarmi a stimarmi e a volermi bene perché ho conosciuto l’amore, il vero amore, quello che non giudica ma ti accetta per come sei, ti stima, ti rispetta, cerca di capirti, ti aiuta nei momenti difficili, ti consiglia senza importi le sue idee, si mette in discussione, ti dà la tranquillità e la sicurezza che puoi contare su di lui.(un vero tocca sana)
Per conto mio un figlio, in generale, ma soprattutto nei casi di separazione, deve essere accettato con i suoi pregi e i suoi difetti, amato, rispettato e deve sapere che lui non c’entra niente con la separazione dei suoi genitori perché è un errore che non dipende da lui. Purtroppo i genitori si sentono di essere perfetti e di fare le scelte giuste analizzando tutti i difetti dei figli senza farsi un’analisi interiore (personale) e riconosce (purtroppo) di aver sbagliato e sopratutto di ammetterlo.
Il mio consiglio: ammetti le tue colpe, mettiti in discussioni e fagli capire che gli vuoi un mondo di bene, non sarà facile ma se riuscirai a recuperare l’amore di tuo figlio, questa sarà la gioia più grande che potrai ricevere.
Un saluto con affetto Ila

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