Tempo di Pasqua in famiglia

2 Maggio 2016

2 Maggio 2016

Coming out

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-16,4)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Il commento

Quando verrà il Paràclito, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza” (15, 26-27). La Pentecoste inaugura il tempo della testimonianza [martyria]. Lo Spirito che viene dall’alto mette in movimento i discepoli. È Lui il primo testimone, colui che custodisce la verità del Vangelo. Ed è Lui che ci rende testimoni. Gesù lo chiama Paraclito [paráklētos in greco, advocatus in latino], Colui che sta accanto, sostiene e difende la Chiesa. Gesù invita ad attendere lo Spirito, senza di Lui non sa cosa fare né cosa dire. Annunciando le persecuzioni, Luca chiede ai discepoli di non preoccuparsi: “Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire” (Lc 12, 12). Testimoniare significa uscire allo scoperto, fare coming out, cioè avere il coraggio di dire pubblicamente che siamo discepoli di Gesù. Senza paura di perdere la faccia.

 

L’ansia missionaria è uno dei segni più espressivi della fede. Se ci lasciamo infiammare dallo Spirito la nostra vita diventerà come il roveto ardente che arde e non si consuma. Sant’Antonio Maria Claret (1807-1870) descrive così il missionario: “È una persona che arde di carità e dovunque passa brucia. Desidera effettivamente e si dà da fare con tutte le forze per infiammare gli uomini con il fuoco dell’amore divino. Non si lascia distogliere da nulla, gode delle privazioni, affronta le fatiche, abbraccia i travagli, si rallegra delle calunnie, è felice nei tormenti. A null’altro pensa se non come seguire Gesù Cristo e imitarlo nella preghiera, nella fatica, nella sopportazione e nel cercare sempre e solo la gloria di Dio e la salvezza delle anime”. Tutto questo non è opera nostra ma dono dello Spirito. Oggi chiediamo la grazia di accogliere lo Spirito, che purifica e fortifica i cuori, e di non indietreggiare dinanzi alle persecuzioni.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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