Tempo di Pasqua in famiglia

3 Maggio 2016

3 Maggio 2016

Come lo guardavi, Maria?

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,6-14)
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

Il commento

Chi ha visto me ha visto il Padre” (14,9). Questa parola è una provocazione rivolta a tutti. Oggi però chiediamo alla Vergine Maria di insegnarci a guardare Gesù con fede per riconoscere in Lui il volto di Dio. Insegnaci, o Maria, come lo hai atteso nei mesi della gravidanza? E come lo hai guardato nella notte di Betlemme? E cosa pensavi quando lo stringevi tra le tue braccia? E quando, alcuni giorni dopo, lo hai portato nel Tempio e hai ascoltato le parole misteriose del vecchio Simeone, come lo guardavi? Tu sapevi che quel figlio veniva dal Cielo e custodiva nella sua carne il mistero di Dio. Eri l’unica a saperlo! Eppure, lo vedevi crescere come tutti gli altri bambini. Tutti dicevano che era un bravo ragazzo ma nessuno si era accorto di nulla. Nessuno sapeva andare oltre la carne. Tu solo sapevi e … tacevi. Non era in tuo potere svelare il mistero. E chissà quante volte, anche tu o Madre, ti chiedevi quando la promessa di Dio si sarebbe realizzata. E quando avresti potuto finalmente gridare al mondo che il Dio Altissimo aveva preso dimora nel tuo grembo. Poi è venuto il tempo della missione: e tu lo ha visto partire da Nazaret. E tante volte, confusa tra la gente, lo guardavi, come un discepolo, uno dei tanti.

È venuto poi il tempo della passione. E tu lo hai visto inchiodato alla croce. “Chi ha visto me ha visto il padre”. Anche in quel momento, quando tutto era avvolto nelle tenebre, tu guardavi Gesù con gli occhi di carne di una Madre, che vede morire il Figlio;  e con la fede di una credente che vede e crede alle promesse di Dio. Tu non sapevi come e quando Dio avrebbe manifestato la sua gloria; ma non hai dubitato della fedeltà di Dio e, nelle ultime parole di Gesù, hai visto i primi bagliori della resurrezione. Per questo, sei rimasta ai piedi della croce, ripetendo a bassa voce il Magnificat che avevi cantato nella casa di Zaccaria. Oggi chiediamo anche noi di ricevere questa stessa fede, che sa guardare oltre le apparenze. E siamo certi di ottenerla per tua intercessione.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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