Tempo di Pasqua in famiglia

7 Maggio 2016

7 Maggio 2016

Siamo sicuri di non disturbare

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,23-28)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Il commento

La Pasqua spalanca la porta della confidenza e della misericordia: “Quel giorno non mi domanderete più nulla” (16,23). Tutto sarà illuminato dall’amore. “Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (16,23). Gesù invita i discepoli a pregare, “nel suo nome”,  con quella confidenza che appartiene ai figli. Non dobbiamo aver paura di infastidire Dio, al contrario egli attende ed è pronto ad esaudire le nostre preghiere perché “ci ama” (16,27). È Lui che ci ha amato per primo, annuncia l’apostolo Giovanni (1Gv 4,19). La confidenza non deve alimentare i capricci. Pregare nel nome di Gesù non è una formula magica, vuol dire pregare con Lui, assumere il suo stesso sguardo, domandare quello che Lui vuole. Leggiamo nelCatechismo della Chiesa Cattolica: “La preghiera di Gesù fa della preghiera cristiana una domanda efficace. Egli ne è il modello, egli prega in noi e con noi. Poiché il cuore del Figlio non cerca se non ciò che piace al Padre, come il cuore dei figli di adozione potrebbe attaccarsi ai doni piuttosto che al Donatore?” (n. 2740). Se preghiamo con fede, lo Spirito purifica il nostro sguardo, ci istruisce interiormente e ci insegna a chiedere ciò che appartiene alla volontà di Dio. Chi entra in questa confidenza trova e riceve una pace interiore che non potrebbe raggiungere con le sue forze, la pace dei figli che, in ogni circostanza, sanno di poter contare sulla presenza amorevole del Padre.

Oggi ci uniamo alla Vergine Maria, l’espressione più dolce e perfetta di questa fede che chiede e ottiene. Ti ringraziamo, o Padre, / per averci donato Maria / come testimone insuperabile di santità. / Contemplando la sua vita, / intessuta di umiltà e di carità, / ti chiediamo la grazia di imparare / a confidare in Te. / Insegnaci a consegnarTi la nostra vita / e ogni nostra preoccupazione. / Insegnaci a bussare / ogni giorno / con fiducia e umiltà /alla porta della Provvidenza / con la certezza di sperimentare / la tua paterna tenerezza, / o Dio ricco di Misericordia. /Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.