Indagine Istat

In questa Italia sposarsi e fare figli è diventato un sogno d’altri tempi

Indagine Istat

di Ida Giangrande

Istat: nascite al minimo storico, sempre più trentenni mantenuti dai genitori, matrimoni in declino, in aumento invece le famiglie jobless, quelle cioè in cui nessuno ha un lavoro. La famiglia tradizionale non è più un modello per le giovani generazioni.

L’Istat pubblica il suo rapporto annuale 2016 sulla situazione del Paese e quello che emerge è uno scenario inquietante. Benché l’Italia sembra essere uscita dalla crisi registrando per la prima volta dopo tre anni una crescita del Pil, le disuguaglianze della distribuzione del reddito delineano ancora gravi problematiche. A pesare sono, in particolare, le differenze di genere, di età, di titolo di studio e di posizione contrattuale. Figli sempre più adulti costretti a casa con mamma e papà per il prolungarsi degli studi e delle qualifiche che il mondo del lavoro esige, qualifiche peraltro costose e non sempre accessibili per merito. Aumentano le famiglie jobless, quelle cioè in cui nessuno dei componenti ha lavoro che nel 2015 arrivano a 2,2 milioni. Insieme al Giappone il nostro Paese è tra i più invecchiati al mondo, una situazione mitigata dalla presenza di giovani stranieri. Nascite al minimo storico, diminuisce in maniera allarmante infatti il numero di figli per donna. Un solo indice positivo: la presenza attiva dei nonni coinvolti nell’affidamento dei nipoti fino ai 13 anni in 86,9% dei casi. Per concludere: sposarsi e fare figli è diventato un sogno d’altri tempi e il modello di famiglia tradizionale è una meta sempre meno perseguibile.




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