1 Agosto 2016

1 Agosto 2016

Senza una mappa

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 14,13-21)
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Il commento

Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo [akoúsantes], lo seguirono [ēkoloúthēsan] a piedi dalle città” (14,13). La gente ascolta e si mette in cammino, accoglie la Parola e segue Gesù. In questi due verbi vi è tutto il dinamismo della fede. L’incontro con Gesù non è frutto del caso né una provvidenziale coincidenza ma la conseguenza di una scelta vissuta con determinazione. La folla viene a sapere che Gesù parte ma non sa dove va. Il Vangelo si limita a dire che “si ritira in un luogo deserto, in disparte”. eppure lo segue senza esitazione. Lo cercano e lo inseguono perché hanno bisogno di lui. Mi pare una bella immagine di quello che ogni discepolo è chiamato a fare: mettersi in cammino sulle orme di Gesù. Se manca la Parola di Dio, l’uomo resta in balia di pensieri ed emozioni che alimentano le paure e amplificano le ombre. Quanti giovani oggi camminano senza una mappa, non hanno più una luce di riferimento, non hanno valori certi, non hanno Maestri di cui possono fidarsi. Rischiano di perdersi. E se inciampano, nessuno li rialza. Gesù ricambia le attese della gente con la cordiale accoglienza. La morte del Battista (14, 1-12) era un evento significativo, Gesù sentiva il bisogno di ritirarsi con i discepoli più fidati. Non si trattava solo del legittimo riposo, era necessario fare una sosta per rileggere il filo degli eventi. Eppure mette da parte tutto questo per  accogliere la gente, si mette totalmente a loro servizio: “Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati” (14,14). Non si tira indietro perché ascolta il grido silenzioso della folla, il desiderio di verità che dimora nell’uomo. Ascolta ed esaudisce.

Donaci, Signore, di essere per tutta la vita mendicanti di quella luce che solo Tu puoi dare. Insegnaci ad accogliere la tua Parola come il bene più prezioso, quello rischiara ogni altra cosa e orienta i nostri passi verso l’eterna gioia.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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