Crescere Monika: “Troverò mai il mio posto nel mondo?” Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 12 Agosto 2016 Nessun commento su Monika: “Troverò mai il mio posto nel mondo?” di Silvia Sanchini Monika è giovane ed è di origine albanese. Nata e cresciuta in Italia, non ha ricevuto quell’affetto dalla sua famiglia in grado di far sentire una persona al suo posto ovunque sia. Si può avere nostalgia di un luogo dove non sei mai stata? Ho 17 anni e sono nata e cresciuta in Italia, ma i miei genitori sono albanesi e così ho imparato sin da piccola due lingue. In casa parlavo l’albanese, a scuola l’Italiano. Mi sono sempre sentita così, sospesa tra due lingue e due culture, tra due luoghi e due case. A 13 anni i problemi della mia famiglia, che già erano tanti, sono diventati sempre di più e sempre più difficili da gestire, tanto che l’assistente sociale ha deciso di collocare me e mio fratello in comunità. È stato doloroso, ma sapevo che non c’erano alternative e che era la scelta migliore per tutti. Il destino ha voluto che in comunità con me ci fosse anche un ragazzo albanese. Che strana la vita! Da subito ho sentito con lui un legame speciale. Mi raccontava dell’Albania, mi faceva vedere le foto della sua famiglia e dei posti dove abitava, con lui potevo ancora parlare la lingua dei miei genitori. Ci sono momenti in cui mi sento così attratta da quei luoghi e da quella cultura che penso che, una volta diventata maggiorenne, mi piacerebbe lasciare tutto e trasferirmi là. Andrei a cercare i miei nonni e i miei parenti, potrei costruirmi una nuova vita lontana da tutti i problemi e la sofferenza che qui debbo affrontare ogni giorno. Forse in Albania potrei davvero essere felice. Poi però penso all’Italia: è qui che sono cresciuta, è qui che vado a scuola, è qui che vivono tutti i miei amici, è qui che hanno casa tutti i miei ricordi. Alcuni molto tristi, è vero, ma ci sono anche ricordi belli. Divisa tra questi due mondi cresce il mio senso di inadeguatezza e la mia fatica, ho tanta confusione dentro di me. Sono italiana, ma con un permesso di soggiorno. E sono anche un po’albanese, anche se non so nemmeno di preciso dove si trova Tirana. Si possono avere due case e non sentirsi mai veramente a casa in nessun luogo? Troverò mai il mio posto nel mondo? Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Antonia Mesina: vita e purezza custodite come tesori Recitare le lodi e leggere il vangelo in famiglia? Per noi, un appuntamento fisso! La libertà, tutta la libertà senza sentire ragioni. Abortisti e pro-life a confronto Aborto come diritto nella Costituzione dell’Unione Europea? Ecco tutte le contraddizioni Quando Gesù spiegava che la donna non è una “cosa” e la meta dei coniugi è il Paradiso Trasmettere la fede ai figli? La mia vita cambiò quando iniziammo a pregare in famiglia A chi fanno paura i volontari della Vita? “Mamma, tranquilla, andrà tutto bene”: le ultime parole di Azzurra, morta per far nascere suo figlio Abbiamo invitato Gesù alle nozze. La parola ai giovani “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche