22 Agosto 2016

22 Agosto 2016

Con le ali di Maria

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23,13-22)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Il commento

Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù” (1,31). Divenendo Madre di Gesù, Maria partecipa attivamente alla sua missione. Vi partecipa con la premura e la tenerezza di una Madre che si prende cura dei suoi figli; e come una Regina che condivide con il Figlio il “potere” di guidare il cammino dei popoli verso la pienezza: “assunta in cielo ella non ha deposto questa missione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni della salvezza eterna” (Lumen gentium, 62). A Maria guarda il popolo cristiano come un faro che illumina la notte, a Lei si rivolge il credente nei pericoli, da Lei attende consolazione chi si trova nel dolore. Invocarla come Regina significa sottolineare il suo ruolo di guida e di governo e di conseguenza sottomettere a Maria ogni pensiero e ogni scelta. Nella vita terrena ella ha cercato e conosciuto solo la volontà del Padre, per questo ci farà capire la strada da percorrere e ci aiuterà a perseverare nelle vie di Dio. La missione regale non allontana Maria, non la pone in un luogo lontano e inaccessibile, al contrario quanto più la pensiamo “in alto” e vicina a Dio, tanto più sappiamo  di poter ottenere quello che chiediamo. In quanto Madre, Maria vuole il bene dei suoi figli. In quanto Regina può intercedere efficacemente per noi. È questo il sensus fidei del popolo credente ben riassunto da Dante: “Donna, se’ tanto grande e tanto vali, / che qual vuol grazia e a te non ricorre / sua disianza vuol volar sanz’ali”.

Teresa di Lisieux affidava tutto nelle mani di Maria: “Lei sa bene ciò che deve fare dei miei piccoli desideri, se bisogna che li dica o non li dica… [al Padre celeste] infine, sta a lei vedere di non costringere il buon Dio ad esaudirmi, per lasciargli fare in tutto la sua volontà” (Ultimi colloqui, 4 giugno). Sulla scia di questa fede ingenua, anche noi oggi vogliamo consegnare a Maria, Madre e Regina, i pensieri e gli affanni, le lacrime e i desideri. Le chiediamo la grazia di camminare nei sentieri di Dio. Fino alla fine.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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