3 Settembre 2016

3 Settembre 2016

La gloria di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,1-5)
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Il commento

Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?” (6,2). Lo shabbat ha un valore essenziale nella vita religiosa d’Israele, è la memoria settimanale di quel Dio che ha creato ogni cosa e al quale tutto deve essere sottomesso. “Signore degli eserciti, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra”, così prega il re Ezechia (Is 37,16). Il sabato ricorda all’uomo che tutto viene da Dio e tutto ritorna a Lui. Lui solo è degno di ricevere onore e gloria. Ma il sabato è anche il giorno in cui l’uomo fa memoria di quel Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e si prende cura di lui. Il riposo sabbatico è segno della fede, l’uomo ferma ogni sua attività per contemplare e celebrare la grandezza di Dio. La preghiera accompagna ogni giorno ma il sabato era vivificato dalla lettura delle Scritture e dalla recita dei salmi. Il sabato custodisce e ravviva la fede d’Israele. Ancora oggi è così.

Anche Gesù ha celebrato il sabato, partecipa alla liturgia sinagogale, prega con i salmi, in alcuni casi è chiamato a commentare l’antica Parola dei profeti. Eppure dinanzi all’accusa dei farisei, che vedono nel comportamento dei discepoli un’evidente mancanza nei confronti della Legge, risponde con inusitata durezza. Ricorda loro che anche il re Davide, che tutti riconoscono come un eccellente testimone della fede, ha violato il sabato. E conclude la requisitoria presentando se stesso come “signore del sabato” (6,5). No, non toglie valore allo shabbat ma non sopporta quell’interpretazione legalistica che traduce la fede in una selva di norme e di precetti che appesantiscono inutilmente la vita dell’uomo. La gloria di Dio non s’innalza sulle ceneri dell’uomo, al contrario si manifesta pienamente nella sua grandezza, come annuncia stupito il salmista: “Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato” (sal 8,6). Gesù traccia la strada per un nuovo cammino che unisce indissolubilmente Dio e l’uomo. Su questa strada vogliamo anche noi camminare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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