7 Ottobre 2016

7 Ottobre 2016

Non spegnere la luce

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,15-26)
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Il commento

La scena evangelica è introdotta da un episodio: “Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore” (11,14). L’evangelista registra lo stupore della gente. Un evento di guarigione è come una luce che suscita simpatia e consenso. Ma, come spesso accade nella storia, non mancano mai coloro che cercano di spegnere la luce. L’evangelista non nomina i detrattori, Matteo e Marco invece dicono che sono gli scribi e i farisei. Sono così convinti che Gesù sia in errore da leggere in modo distorto ogni sua azione, per questo sono pronti a gettare fango anche sulle opere di bene. Chi sta nella menzogna non solo non accoglie la luce ma cerca di intralciare quelli che vogliono fare il bene. E così soffoca sul nascere la speranza della verità che alberga nel cuore dell’uomo. Non potendo negare i fatti, perché sono evidenti, i farisei avanzano dubbi sulle intenzioni, fanno pensare che dietro le apparenze del bene ci sono motivazioni interessate ed egoistiche. La critica è velenosa: “È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni” (11,15). È l’accusa più infamante che possa essere rivolta a Gesù. Proprio Lui, che è venuto per combattere il male, viene sospettato di essere un complice e servo del maligno! Un’accusa ridicola, come Gesù stesso fa notare: «Se satana è diviso in se stesso, allora la sua causa è persa» (11,18). Il suo ragionamento non fa una grinza ma non convince tutti, resta sempre il sospetto …

Questo modo di ragionare è più diffuso di quello che sembra. Anche noi tante volte facciamo fatica a riconoscere il bene e colui che lo compie. In fondo è più comodo usare l’arma della diffidenza che quella della benevolenza. Il bene infatti ci costringe a uscire allo scoperto e sollecita la nostra fattiva collaborazione. I dubbi invece ci confermano nella mediocrità. Signore, oggi ti chiediamo di non spegnere la luce, anzi di contribuire a fare il bene, tutto il bene possibile, per incentivare la fede degli umili e per dire a tutti che Tu non hai abbandonato l’umanità. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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